Consip, il vicecomandante del Noe indagato per depistaggio

Mercoledì 7 Giugno 2017 di Michela Allegri
Consip, il vicecomandante del Noe indagato per depistaggio
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È accusato di aver "depistato" le indagi­ni sui presunti fa­lsi commessi da Giampaolo Scafarto per "in­castrare" Tiziano Re­nzi nell'inchiesta Consip. Ora, anche il vicecomandante dei carabinieri Tutela ambiente, il colonn­ello Alessandro Sess­a, è finito sul registro degli indagati. Verrà interrogato nel pomeriggio dal procuratore ca­po Giuseppe Pignaton­e, dall'aggiunto Pao­lo Ielo e dal pm Mario Palazzi. Sessa era già stato ascoltato in maggio come persona informata sui fatti.

I magistrati sospettano che Sessa abbia mentito nel corso della scorsa audizione. Il suo interrogatorio è appena iniziato. Nel pomeriggio sentiranno per la seconda volta Scafarto: gli chiederanno chiarimenti sulle sue precedenti dichiarazioni,  quando il capitano aveva parlato del pm di Napoli Henry John Woodcock, titolare di un filone di inchiesta su Consip.

"Fu lui a dirmi di fare un apposito capitolo sul coinvolgimento dei servizi segreti", aveva detto Scafarto.
Per i pm, da parte del capitano ci sarebbe stata la volontà di incastrare Tiziano Renzi, padre dell'ex premier. Gli inquirenti avrebbero raccolto nuove prove a suo carico, oltre ai due falsi presenti in un'informativa "manipolata", in cui veniva anche riportata un'intercettazione attribuita falsamente a Renzi senior e in cui si ipotizzava un suo incontro con l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo. Scafarto è accusato di falso materiale e fal­so ideologico perché «nella qualità di pubblico ufficiale - si legge negli atti - redigeva un’inform­ativa nella quale, al fine di accreditare la tesi del coinvo­lgimento di personag­gi asseritamente app­artenenti ai servizi segreti ometteva sc­ientemente informazi­oni ottenute a segui­to di indagini esper­ite».
Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 17:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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