Chiara Ferragni, ipotesi finti follower acquistati a pacchetti: ecco perché sta indagando la Procura

In questi giorni, i follower di Chiara Ferragni continuano a diminuire, proprio mentre si aprono i nuovi scenari investigativi che coinvolgono direttamente il numero di seguaci

Venerdì 23 Febbraio 2024
Caso Ferragni, ipotesi “falsi follower” sul profilo dell'imprenditrice. Possibili nuovi scenari nelle indagini

Non c'è pace per Chiara Ferragni, l'imprenditrice digitale coinvolta nell'inchiesta a suo carico per truffa aggravata, in particolare per il caso Balocco e quello delle uova di Pasqua e ora al centro delle cronache per la presunta separazione dal marito Fedez. Il nuovo filone su cui potrebbero concentrarsi le indagini riguarda un possibile controllo sui quasi 30 milioni di follower che compaiono sul profilo Instagram dell'influencer.

L'obiettivo sarebbe quello di verificare la presenza di “follower fake”, magari acquistati a pacchetti. Se si dovesse accertare uno scenario simile, infatti, gli inquirenti potrebbero contestare i rapporti contrattuali tra l'influencer, che si è presentata con 30 milioni di utenti che la seguono, e le aziende controparti.

Il testimone

Alcune indiscrezioni parlano della possibilità che, nel corso delle indagini, venga ascoltato un testimone chiave sui presunti raggiri nelle vendite dei prodotti targati Ferragni. Del resto, la Procura generale della Cassazione ha scritto di una vera e propria «enfatizzazione» nella campagna promozionale sul pandoro “Pink Christmas”, dovuta «alla serietà garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di follower». È chiaro, dunque, che la presenza di falsi follower costituirebbe un fatto decisamente rilevante ai fini delle indagini: più è alto il numero dei follower più la potenziale truffa verrebbe amplificata.

La perdita di follower

In questi giorni, i follower di Chiara Ferragni continuano a diminuire, proprio mentre si aprono i nuovi scenari investigativi che coinvolgono direttamente il numero di seguaci. Questa diminuzione comporta chiaramente un danno per l'imprenditrice, dal momento che il totale di interazioni sui profili social può far variare sensibilmente il prezzo di un contratto commerciale, oltre che la capacità che un messaggio ha di arrivare ai potenziali clienti. Per ora questo aspetto del caso Ferragni è solo un'ipotesi priva di qualsiasi spunto reale. 

Ultimo aggiornamento: 17:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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