Cassazione: dire ai migranti «andatevene via» è razzismo

Giovedì 12 Luglio 2018
Cassazione: dire ai migranti «andatevene via» è razzismo
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Dire ai migranti «andatevene via» è razzismo. Lo ha stabilito la Cassazione spiegando che per l'aggravante dell'odio razziale è «irrilevante l'esplicita manifestazione di superiorità razziale» e può essere applicata anche nel caso di espressione generiche di disprezzo verso gli stranieri come «che venite a fare qua... Dovete andare via». La Cassazione ha confermato l'aggravante della finalità di discriminazione razziale, e il relativo aumento di pena, a un 40enne, accusato di lesioni, in concorso con un'altra persona.

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L'uomo chiedeva una riduzione della pena, sostenendo che le affermazioni a lui attribuite dai testimoni fossero generiche e non richiamassero a una presunta superiorità della razza. Ma, ricorda la quinta sezione penale della Cassazione, l'aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso «non ricorre solo quando l'espressione riconduca alla manifestazione di un pregiudizio nel senso dell'inferiorità della razza» ma anche quando la condotta «risulta intenzionalmente diretta a rendere percepibile all'esterno e a suscitare in altri analogo sentimento di odio etnico».

Frasi di questo tipo, osserva la Corte, sono «chiaramente espressive della volontà che le persone offese e gli altri cittadini extracomunitari presenti ai fatti lasciassero il territorio italiano a cagione della loro identità razziale».
Anche il fatto che i due si fossero dati appuntamento presso un circolo frequentato da stranieri è stata considerato, assieme alla frasi pronunciate, indicativo della volontà di «diffondere odio verso la presenza nel Paese di soggetti appartenenti ad altra etnia».
Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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