Casamonica, botte ai vigili contro le demolizioni: arresti e tensione a Roma

Giovedì 22 Novembre 2018
Casamonica choc: botte ai vigili per rientrare nelle case, arresti
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A due giorni dallo sgombero dal cosiddetto "borghetto" del Quadraro, i Casamonica tentano di rientrare nelle loro case in corso di demolizione e affrontano i vigili di Roma con la forza. Circa 20 persone hanno cercato di forzare l'area di sicurezza e hanno aggredito alcuni agenti spintonandoli e buttandoli per terra. Alcune persone sono state fermate.

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Le tensioni sarebbero iniziate quando alcuni degli sgomberati volevano accendere dei fuochi davanti l'ingresso dell'area.

Quando gli è stato detto che non era possibile sono scattati gli insulti e poi gli spintoni agli agenti della polizia locale che presidiavano l'ingresso dell'area. Nel gruppo di circa 20 persone c'erano anche alcune donne.
 
 

Botole e stanze segrete. Intanto le operazioni di demolizione delle otto ville abusive del clan sinti riservano continue sorprese su come quelle dimore erano arredate e costruite: in ognuna di esse o quasi sono state trovate botole segrete e pertugi nascosti dove poter occultare persone o semplici oggetti. Le ruspe in azione, insomma, hanno portato allo scoperto le 'stanze segrete' del clan, così come accadeva in passato per i bunker dei mafiosi. 
 

Giù la casa del boss. Demolita nella notte una parte dell'abitazione di Guerino Casamonica, considerato uno dei boss del clan.  Il manufatto è adiacente la ferrovia tanto che è stato necessario richiedere la sospensione della circolazione dei treni.

I prossimi passi. Ma il colpo ai Casamonica non finisce al Quadraro: lunedì, come già annunciato dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, verrà abbattuta una villa alla Romanina alla presenza del ministro Matteo Salvini. «La pacchia è stra finita - dice Salvini - con la sinistra facevano i funerali show, ora vengono sgomberati e puniti», ricordando il funerale in grande stile del capostipite Vittorio Casamonica a Cinecittà. Al posto della villa abbattuta sorgerà un parco pubblico. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha infatti chiarito: «Stiamo lavorando per prendere quei beni confiscati in gestione e restituirli subito». Ma il legale di alcuni componenti dei Casamonica annuncia battaglia contro i provvedimenti adottati: «Dopo una attenta analisi - ha spiegato l'avvocato Tiziano Gizzi -, ho formalizzato un incidente di esecuzione contro l'ingiunzione di demolizione dell'abitazione dei miei assistiti. Dalle mie verifiche emerge che il reato di abuso edilizio su cui si basa l'ingiunzione di demolizione è ormai prescritto».

Gli arresti. I guai però non sembrano finire per i membri del clan: uno dei suoi esponenti, il 47enne Raffaele Casamonica già in carcere per altri reati, è stato colpito da un'ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti alla moglie e alle sue due figlie e per violenza sessuale. Dopo dieci anni di convivenza e matrimonio, la donna ha trovato il coraggio di denunciarlo, descrivendo una vita da «schiava del clan», subendo prevaricazioni, umiliazioni, percosse, abusi e «regole» che le imponevano dio non tagliarsi i capelli e non indossare i pantaloni.

Arrestata anche la cognata di Vittorio, il Casamonica del funerale show: accusata di estorsione continuata commessa ai danni di vari commercianti tra Roma e i Castelli Romani dal 1999 al 2003. Nel 2015, il figlio, Guido Casamonica, fu arrestato con le accuse di usura ed estorsione ai danni del commerciante di marmi iraniano Mehdi Denhavi.

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 00:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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