Appalti G8, Balducci e Anemone condannati. Assolto Bertolaso

Giovedì 8 Febbraio 2018
Appalti G8, Balducci e Anemone condannati. Assolto Bertolaso
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Quattro condanne per associazione a delinquere,12 tra assoluzione e prescrizioni. Lo ha il Tribunale di Roma nell'ambito del processo sugli appalti del G8. Assolto anche l'ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso «perché il fatto non sussiste». I giudici hanno condannato a 6 anni e 6 mesi l'ex presidente alle opere pubbliche Angelo Balducci, a 6 anni l'imprenditore Diego Anemome, a 4 anni l'ex generale della Gdf, Francesco Pittorru, a 4 anni e mezzo l'ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, Fabio De Santis. 

Il tribunale ha dichiarato prescritto il reato di corruzione mentre sono state condannate le persone ritenute a capo dell'associazione a delinquere. Tra le posizioni prescritte, tra gli altri, quella dell'imprenditore Daniele Anemone. Tra gli assolti l'ex commissario straordinario mondiali di Nuoto di Roma, Claudio Rinaldi e l'ex funzionaria della presidenza del Consiglio, Maria Pia Forleo.

I giudici hanno, inoltre, disposto una provvisionale di 1 milione di euro che Diego Anemone e Balducci dovranno pagare al Ministero per l'Infrastrutture e 50 mila euro all'associazione Cittadinanzattiva. Inoltre Anemone e Pittorru dovranno risarcire per 250 mila euro la Presidenza del Consiglio. L'indagine sulla «cricca» era nata a Firenze nel 2010, poi fu trasferita a Perugia e infine inviata alla Procura di Roma per competenza. 

«Assolto. Assolto perché il fatto non sussiste, nonostante la richiesta di prescrizione. Questo vale come una doppia assoluzione. Grazie alla mia famiglia e a chi mi è stato vicino in questi otto anni. Sono innocente. Come ho sempre dichiarato. Ora lo hanno dichiarato anche i giudici», ha commentato Bertolaso dopo l'assoluzione.

«L'assoluzione di Guido Bertolaso perché il fatto non sussiste è un atto di giustizia e certifica che questo processo non doveva nemmeno cominciare.

Per fortuna vi sono ancora tanti magistrati capaci di rimanere soli con la propria coscienza e sensibili solo alle ragioni della giustizia». Così Filippo Dinacci, legale di Bertolaso. «Resta il rammarico - aggiunge Dinacci - che si son dovuti attendere otto lunghi anni nel corso dei quali si è messa fuori campo una persona che certamente costituisce una risorsa per il paese». 

Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 20:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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