Roma - Vittoria per i farmacisti cattolici che si rifiutano di vendere le pillole del giorno dopo. L'obiezione di coscienza vale anche per loro. Lo ha stabilito ieri, dopo lunga camera di consiglio, la Corte di appello di Trieste che ha confermato l'assoluzione per la farmacista di Monfalcone che aveva dichiarato la propria obiezione di coscienza rifiutandosi di vendere la pillola del giorno dopo. A darne notizia sono i due avvocati che hanno difeso il farmacista in un percorso giudiziario durato ben cinque anni. «Il Tribunale di Gorizia aveva già assolto la farmacista, ma la Procura locale aveva appellato la sentenza, costringendo la difesa a un nuovo grado di giudizio. Ora finalmente la Corte di Appello del capoluogo giuliano ha confermato l'assoluzione, riconoscendo la particolare tenuità del fatto e l'infondatezza delle pretese accusatorie» spiega l'avvocato Simone Pillon (oggi senatore leghista).
Ultimo aggiornamento: 19:04
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