Roberto De Luca getta la spugna. Il secondogenito del governatore ha rimesso nelle mani del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli la delega al Bilancio e alle attività produttive.
De Luca junior lascia travolto dallo scandalo provocato dalla videoinchiesta di Fanpage: «Non entro nel merito di un'indagine in corso - spiega dal palco del Grand Hotel Salerno durante la presentazione dei candidati del Pd alle elezioni politiche - ma non voglio rappresentare un alibi per nessuno e per tutelare il mio partito, l'istituzione che rappresento e la mia famiglia rimetto il mio mandato nelle mani del sindaco. È un atto doveroso per consentire il migliore prosieguo della campagna elettorale».
Parla con la voce rotta dall'emozione, De Luca jr. Accolto dalla sua gente in un clima da stadio, tra abbracci e attestati di solidarietà, Roberto siede accanto al padre e quasi si scusa quando prende la parola, travolto dal coro «Roberto, Roberto»: «Scusate il fuori programma - dice - ma il clima è quello che è. Penso che tutti voi abbiate visto il video. Io l'ho visto senz'audio, non avuto lo stomaco. Spero prima possibile di fare luce sul caso e non posso non ribadire piena fiducia nella magistratura». sera, dopo la pubblicazione del video, l'avvocato Andrea Castaldo, difensore di De Luca jr, aveva difeso così il suo assistito: «Il taglio accurato di alcune scene e il montaggio efficace quanto strumentale consegnano al pubblico una visione distorta rispetto alla versione integrale, che si presta a una scandalistica operazione, non certo alla fedele ricostruzione della realtà».