Renzi: «Entro l'anno bye bye Equitalia. Periferie? Noi mettiamo soldi, non facciamo comparsate»

Martedì 12 Luglio 2016
Renzi: «Entro l'anno bye bye Equitalia. Periferie? Noi mettiamo soldi, non facciamo comparsate»
17

«Hanno ridotto tutte le stime di crescita dopo Brexit, ci sarà a breve un rallentamento dell'economia per l'Europa ma nel medio periodo i danni li sentiranno più gli inglesi.

Ad esempio noi stiamo provando con Beppe Sala a portare a Milano un pò di istituzioni finanziarie che sono a Londra e stiamo ragionando sull'ipotesi di un passaporto europeo a chi studia alla Bocconi». Lo ha detto il premier Matteo Renzi, a Rtl 102.5, legando le ultime stime sulla crescita all'esito del referendum inglese.

Il discorso si è però subito spostato sui temi interni, come quello del degrado delle periferie e della visita del sindaco di Roma, Virginia Raggi, a Tor Bella Monaca: «Io non condivido che il Pd si sia ricordato delle periferie qualche giorno prima delle comunali. Io non vado a fare comparsate show in periferia, noi abbiam messo dei soldi per le periferie: 100 milioni per gli impianti sportivi, 500 milioni nella legge di stabilità ai comuni per le periferie. Questo serve non che faccio le giratine in periferia per far vedere che mi occupo di periferie».

Renzi ha poi negato che dopo le comunali tutti abbiano cominciato a criticarlo: «Come era falso prima che c'erano lecchini a gogò, è falso che ora sono tutti contro. Io sorrido ma poi è allucinante guardare la politica: è come se vivono in una cappa di vetro, parlano di spacchettamento, legge elettorale, premio al partito o alla coalizione, tutta roba che a loro certo interessa perchè riguarda il futuro dei politici ma alla gente, alle persone interessano le scuole, il lavoro».

Quando Pierluigi Diaco gli ha chiesto dell'ipotesi giornalistica di Dario Franceschini capo del governo al posto di Renzi, il premier ha risposto: «Lei è fisso sui retroscena, smetti, fa male. Io non vedo i retroscena, so che c'è un governo che sta cercando di fare cose concrete: se le fa, bene, altrimenti va a casa. Tutte le fantasmagoriche retroscenate servono solo ad alimentare un dibattito interno che non vedo. Parliamo di cose concrete, tutto il resto è noia».

Sulla questione Equitalia, Renzi ha confermato che «Entro l'anno arriverà il decreto che cambierà il modo di concepire il rapporto tra fisco e cittadini. Equitalia non ci sarà più, che non vuol dire che le multe non si pagano più, ma cambierà come. Confermo: entro l'anno bye bye Equitalia».

Poi il premier ha indicato l'obiettivo fiscale per la prossima legge di stabilità: «Abbiamo fatto interventi significativi ma vedo che alcune realtà sono in sofferenza: le famiglie, i pensionati con 650 euro al mese, le partite iva, gli artigiani, tutti temi su cui dobbiamo fare di più e sono la priorità dentro i vincoli Ue».


Per quel che riguarda la questione banche, Renzi ha assicurato: «I correntisti Mps possono dormire tranquilli, è una questione che risale ad una gestione molto discutibile del passato ma ora i correntisti dormano tranquilli, magari qualche banchiere un pò meno».

In merito quindi al discorso Olimpiadi, Renzi è tornato a sostenere la candidatura di Roma, precisando che la decisione finale spetta alle istituzioni locali: «Penso sarebbe un clamoroso errore non farle ma è una valutazione che spetta al Comune di Roma. Secondo tutte le classifiche Roma è assolutamente in pole position ma se il Comune dirà di no se ne assumerà la responsabilità di perdere un'enorme occasione di crescita per la città».

«Se dovessi scegliere il mio futuro direi che vorrei fare il conduttore», ha quindi concluso Renzi, dichiarando la sua passione per il mezzo radiofonico.

Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 19:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci