Prescrizione, lo scontro potrebbe far slittare la fiducia sulla sicurezza

Martedì 6 Novembre 2018 di Emilio Pucci
Prescrizione, lo scontro potrebbe far slittare la fiducia sulla sicurezza
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Per il Movimento 5Stelle la partita nella maggioranza «è complessiva», serve «un chiarimento politico». Per la Lega invece occorre prima ottenere il via libera al dl sicurezza e poi affrontare il tema della giustizia. I pentastellati insistono sullo stop alla prescrizione. «E allora non votiamo il ddl anticorruzione in Commissione», la risposta del partito di via Bellerio. Dovranno essere perciò Salvini e Di Maio a sciogliere i nodi sul tavolo della maggioranza, perché al momento le distanze sono nette.

Prescrizione, è scontro: M5S ripresenta l'emendamento. Lega: «Così non votiamo»

Ieri l'intenzione dell'esecutivo era quella di blindare al Senato il dl che imprime una stretta sui permessi umanitari e smantella il sistema dei centri di accoglienza per i richiedenti asilo ma sul voto di fiducia pesa la differenza di vedute in Commissione giustizia della Camera sulla prescrizione. Questa mattina ci sarà un ufficio di presidenza in cui gli azionisti della maggioranza dovranno mettersi d'accordo se inserire o meno l'argomento nel testo. Per superare i dubbi della Lega i relatori M5s hanno ritirato l'emendamento sulla riforma della prescrizione, ma ne hanno presentato uno nuovo il cui contenuto è identico al precedente modificando il titolo del disegno di legge cui hanno aggiunto la formula «in materia di prescrizione del reato». Una mossa per evitare che l'emendamento risulti inammissibile. Nella sostanza però la battaglia dei pentastellati non cambia.

IL CONTRATTO
Il premier Giuseppe Conte si schiera con i grillini: «E' nel contratto». Di Maio: «La riforma della prescrizione per noi rappresenta un punto fondamentale e sono fiducioso che troveremo un accordo con la Lega. Ma deve essere approvata nel ddl anticorruzione, chi parla di stralcio in queste ore non sta dicendo la verità». Rilancia il ministro della Giustizia Bonafede: «E' nel contratto. E' stata votata dai nostri iscritti sulla piattaforma Rousseau, è uno dei punti del contratto di governo e, prima ancora, parte integrante del programma del M5S». Ma Salvini torna a frenare: «Mettere in galera mafiosi e corrotti è una priorità della Lega. L'importante è sottolinea - farle bene queste riforme, evitando che i processi durino all'infinito anche per gli innocenti, altrimenti è una sconfitta per tutti».
Scontro aperto, quindi con Costa di FI che parla di «forzatura mai vista» mentre il Pd con Bazoli accusa M5S e Lega di «prendere in giro il Parlamento». Già oggi ci potrebbe essere un incontro tra Bonafede e Conte mentre un'ala della Lega è tentata di far saltare il tavolo. Salvini vuole prima portare a casa il dl sicurezza. Il governo non dovrebbe avere problemi di numeri con i leghisti che sono pronti anche ad incassare i voti aggiuntivi di Fdi e Forza Italia. Di Maio prova a rassicurare l'alleato: «Se ci sono opinioni contrastanti nella maggioranza è giusto che il governo faccia una ricognizione della fiducia. Sono preoccupato? Assolutamente no. La mia unica intenzione è quella di portare avanti il contratto di governo».

I DISSIDENTI GRILLINI
Quattro senatori M5s Fattori, Mantero, De Falco e Nugnes però sono orientati a non partecipare al voto. Sanzioni? «Questa è una valutazione che dovranno fare i probiviri del Movimento», dice il vicepremier pentastellato. Il relatore di maggioranza, il leghista Borghesi, ha chiesto nell'Aula del Senato un ulteriore approfondimento ma la Lega non accetta scambi o baratti. Da qui l'impasse con il premier Conte che tenta di indossare i panni del mediatore: «Serve ha detto da Algeri un vertice per portare a casa un punto di incontro che tutti si sono dichiarati disponibili a raggiungere». Per poi aggiungere: «Essendo nel contratto di governo manterremo il punto». Per il partito di via Bellerio, invece, serve una legge ad hoc. «Sui 12 articoli del ddl anticorruzione sostiene Iezzi, autore di alcuni emendamenti che se approvati modificherebbero nella sostanza il testo del ddl siamo vicini ad un accordo, ma sulla prescrizione le posizioni sono distanti». Da qui l'avvertimento: «Il nodo deve essere risolto, altrimenti per noi è un problema votare in Commissione il testo sull'Anticorruzione». Una volta superato lo scoglio della Commissione il governo potrebbe anche porre sul testo la questione di fiducia alla Camera ma il rischio è che possano slittare i tempi dell'esame del ddl in Aula, dove da calendario dovrebbe approdare la prossima settimana.
 
Ultimo aggiornamento: 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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