Ponte di Genova: traballa la candidatura di Gemme, sale quella del sindaco Bocci

Martedì 2 Ottobre 2018
Ponte di Genova: traballa la candidatura di Gemme, sale quella del sindaco Bocci
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Da Gemme a Bocci: il copione della ricostruzione del Ponte Morandi potrebbe prevedere nelle prossime ore un nuovo colpo di scena e un inaspettato protagonista. Esce il commissario per la ricostruzione in pectore Claudio Gemme, entra il probabile commissario Marco Bucci, sindaco di Genova.

Il finale non è ancora stato scritto, ma sul primo cittadino genovese si stanno concentrando le attenzioni delle diplomazie di Lega e M5s, dopo che la candidatura di Gemme ha subito una brusca frenata per i pareri negativi dei 5 stelle. «Sono stati bruciati tanti nomi in questo modo, non vorrei si bruciasse anche il mio», dice scaramanticamente il primo cittadino. E aggiunge: «Se mi fosse richiesto? Io l'ho sempre detto sono al servizio della città, ma sia chiaro con il decreto così com'è scritto sarebbe impossibile lavorare».

Nel frattempo l'inchiesta registra nuovi passi avanti, dopo l'iscrizione nel registro degli indagati del dirigente del Mit Giovanni Proietti. Mentre gli investigatori della guardia di finanza stanno setacciando whatsapp e mail dei dirigenti di Aspe, Spea, Mit e Provveditorato delle opere pubbliche per cercare comunicazioni che potrebbero essere state cancellate, in mattinata sono arrivate pesanti accuse da uno dei testimoni. E nell'hangar sotto il viadotto Morandi i periti e consulenti del giudice, degli indagati e delle persone offese hanno iniziato il primo sopralluogo per prendere visione dei reperti, domani i lavori proseguiranno.

Sul fronte della nomina del nuovo commissario i bastoni tra le ruote a Gemme, gradito a Salvini, li avrebbe messi il M5s. I presunti conflitti d'interesse a suo carico sarebbero dovuti al fatto che Fincantieri (società di cui è manager) potrebbe essere l'azienda che costruirà il nuovo viadotto e che i familiari hanno un'abitazione nella «zona rossa», quella degli sfollati per il crollo. Nodi «risolvibilissimi, nel caso ci fossero», secondo lo stesso dirigente che nel tardo pomeriggio riteneva di «essere ancora in pista» per la nomina.

Ma l'ipotesi che potesse essere Bucci il commissario era già emersa nelle scorse settimane. Il suo curriculum di manager industriale con un profilo internazionale e il suo ruolo di amministratore locale ne fanno un candidato forte su cui lo stesso presidente della Regione Liguria e commissario per l'emergenza Giovanni Toti non potrebbe che esprimere gradimento. A palazzo di giustizia il protagonista di oggi è stato invece il docente del Politecnico di Milano Carmelo Gentile che ha puntato il dito contro Aspi e Spea Engineering.

«Il progettista - ha detto al pm Massimo Terrile - ha fatto delle valutazioni improprie, ma anche con quelle valutazioni improprie il ponte era da chiudere. Spea sapeva, aveva calcolato il livello di efficienza che era sotto uno e con quel dato il ponte andava chiuso. A me, però, non diedero tutta la documentazione, altrimenti lo avrei detto anche io». Poi verrà sentito come testimone l'ingegnere di Spea Roberto Acerbis.
Ma nel frattempo Spea replica a Gentile precisando che «tutte le informazioni erano state rese disponibili».
Ultimo aggiornamento: 22:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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