Il Pd va a caccia del voto utile ma i risultati del governo non smuovono i sondaggi

Sabato 23 Dicembre 2017 di Marco Conti
Il Pd va a caccia del voto utile ma i risultati del governo non smuovono i sondaggi
«La crescita della fiducia dei consumatori, al top da due anni, è l'ennesima conferma della ripresa convincente della nostra economia. Si registrano continui risultati positivi a dimostrazione che le riforme dei governo Renzi e Gentiloni hanno raggiunto i loro obiettivi». Elisa Mariano, responsabile Commercio del Pd, rilancia i dati dell’Istituto centrale di statistica che confermano i segnali di ripresa del Paese. Numeri positivi che si uniscono a quelli dei giorni scorsi sulla ripresa dei consumi per le feste di Natale, ma che non sembrano aiutare le percentuali dei partiti della maggioranza, Pd in testa.

Una frattura tra azione di governo e sentiment collettivo che sposta elettori di centrosinistra nella fascia del non voto avvantaggiando i partiti che hanno un elettorato più motivato. Ricucire questa spazio non sarà facile tanto più dovesse passare il concetto che considera quasi inutili le elezioni del prossimo anno e che un altro appuntamento con le urne è possibile in autunno del prossimo anno. Il “voto utile”, argomento che molto piace a centrodestra e Pd, rischia di vanificarsi in una sorta di sciogliete le righe dell’elettorato pronto a votare per le formazioni minori o a restare a casa.

Un gioco rischioso visto che la disillusione dell’elettorato moderato potrebbe spingere alla vittoria i pentastellati. Un po' come già accaduto a Roma. Un equilibrio complicato sul quale si esercitano da diverso tempo coloro che spesso solo a parole evocano “la governabilità” facendo raffronti con la Francia e persino con la Germania.

Marco Conti
Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 12:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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