Di Maio: «Accogliamo donne e bimbi, Malta autorizzi gli sbarchi». Gelo Salvini

Venerdì 4 Gennaio 2019
Di Maio: «Accogliamo donne e bimbi, Malta autorizzi gli sbarchi». Gelo Salvini
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La svolta arriva in serata, dopo giorni in cui a più riprese il ministro dell'Interno Matteo Salvini, aveva tuonato: «i porti italiani sono chiusi». L'altro vicepremier, Luigi Di Maio, dopo aver parlato con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, invece apre: «Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia. Li accoglieremo». Si avvicina dunque la soluzione per i 49 migranti delle navi di due ong tedesche, Sea Watch (32 persone salvate il 22 dicembre) e Sea Eye (17 soccorse il 29), arrivate a poche miglia dalle coste di Malta. 
 


La svolta dunque arriva in serata, dopo giorni in cui a più riprese il ministro dell'Interno Matteo Salvini, aveva tuonato: «i porti italiani sono chiusi». L'altro vicepremier, Luigi Di Maio, dopo aver parlato con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, invece apre: «Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e li mandi in Italia. Li accoglieremo». Si avvicina dunque la soluzione per i 49 migranti delle navi di due ong tedesche, Sea Watch (32 persone salvate il 22 dicembre) e Sea Eye (17 soccorse il 29), arrivate a poche miglia dalle coste di Malta. Ma Salvini tiene il punto con un post su twitter: «Io non cambio idea». I

tanti mal di pancia all'interno del Movimento 5 Stelle verso la linea dura sui migranti tracciata da Salvini hanno dunque portato a una correzione di rotta da parte del Governo. Nel corso di un colloquio telefonico tra Di Maio e Conte è stata decisa la nuova posizione: Malta fa sbarcare le due navi umanitarie e l'Italia è pronta a farsi carico di donne e bambini: si tratta complessivamente di 5 donne e 7 minori, tra i quali 3 bimbi. «Li accoglieremo. Siamo pronti ancora una volta a dare, come sempre, una lezione di umanità all'Europa intera». Dopo che donne e bambini saranno sbarcati dalle due navi, aggiunge, «ci mettiamo al telefono con ognuno dei capi di Stato europei e li costringiamo a rispettare le quote previste per ogni Paese».

Salvini prende atto della correzione di linea, ma puntualizza sulle responsabilità e resta fermo sulle sue posizioni: «una nave tedesca e una nave olandese, in acque maltesi. Ma ad accogliere dovrebbe essere ancora una volta l'Italia, che ha già accolto quasi un milione di persone negli ultimi anni, dove più di un milione di bambini vive in condizioni di povertà assoluta. Chi scappa dalla guerra - sottolinea - arriva in Italia in aereo, come già fanno in tanti, non con i barconi. Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti. Meno partenze, meno morti. Io non cambio idea». Fonti fanno comunque sapere che il ministro è «assolutamente sereno», ha parlato con di Maio ed i rapporti con Conte sono «ottimi».

Le parole di Di Maio non sono piaciute al ministro dell'Interno maltese Michael Farrugia: «piuttosto che fare dichiarazioni contro Malta e la solidarietà europea, l'Italia dovrebbe partecipare al ricollocamento dei migranti attualmente in corso», ha replicato, sottolineando che la Sea Watch ha salvato i migranti in «un'area più vicina all'Italia che a Malta. La ong ha quindi chiesto all'Italia un porto sicuro in cui sbarcare ma l'Italia ha rifiutato. Da qui il motivo per cui la nave è stata costretta a navigare oltre, e cercare rifugio nelle acque territoriali maltesi».

Da Bruxelles, la Commissione europea parla di «intensi contatti» con i Paesi disponibili a trovare una soluzione. Il Consiglio d'Europa chiede di far sbarcare al più presto le persone. E Roberto Saviano attacca frontalmente il ministro dell'Interno Salvini: «smetti di fare il pagliaccio sulla pelle delle persone. Apri i porti», intima lo scrittore con un video ed un post su twitter. Il ministro replica dandogli dello «pseudo-scrittore che non capisce ciò che legge».

Intanto, le navi umanitarie tedesche sono ferme a a pochi chilometri dalle coste maltesi.
In mattinata la Sea Watch 3 è stata raggiunta da due navi umanitarie (della stessa Sea Watch e di Mediterranea) con parlamentari tedeschi e giornalisti partite da Malta. Hanno portato viveri ed il cambio all'equipaggio. Ed uno dei passeggeri si è buttato in mare contando di raggiungere la costa. Ha però desistito dopo pochi metri ed è stato recuperato a bordo. «Un atto che dà la misura della disperazione delle persone soccorse. La situazione deve essere sbloccata», dicono fonti delle ong, ricordando che i 32 salvati sono sulla Sea Watch 3 dal 22 dicembre. Dall'altra nave, la Professor Albrecht di Sea Eye, il medico di bordo illustra la situazione: «le persone soccorse si stanno riprendendo ma soffrono il freddo e sono deboli. È per questo che è importante che ci venga assegnato un porto sicuro che possa accoglierle».

Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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