Migranti, partita raccolta firme per una nuova legge sull'immigrazione

Lunedì 1 Maggio 2017
Foto Centro Astalli da Twitter
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Ha preso il via oggi la raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare della campagna «Ero straniero - L'umanità che fa bene», per cambiare le politiche sull'immigrazione in Italia, superando la Bossi-Fini. La campagna è promossa da Radicali Italiani con Emma Bonino, Fondazione Casa della carità Angelo Abriani, Acli, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cnca, A Buon Diritto, Cild, con il sostegno di numerose organizzazioni impegnate sul fronte dell'immigrazione, tra cui Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Sant'Egidio, e il supporto di un'ampia rete che conta già 100 sindaci.  

Sono 50 mila le firme di cittadini italiani da raccogliere in sei mesi per sottoporre la legge (leggi la proposta) all'attenzione del Parlamento. La raccolta si è aperta a Roma, dove sono stati allestiti banchetti nella zona di piazza San Giovanni in occasione del Concertone del primo maggio.

La proposta di legge prevede, in sintesi, l'introduzione di canali diversificati di ingresso per lavoro, forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, misure per l'inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l'effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l'abolizione del reato di clandestinità.

«Iniziare il primo maggio ha un significato fortemente simbolico, visto che la nostra legge popolare punta soprattutto sul lavoro come strumento di inclusione per governare in modo efficace i flussi migratori», afferma il segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi. «Oggi, di fatto - continua - non esistono vie legali per uno straniero che voglia venire a lavorare in Italia. La Bossi-Fini ha prodotto clandestinità, lavoro nero e sfruttamento, che sono terreno fertile per la criminalità. Con questa proposta vogliamo creare canali di ingresso legali e permettere a chi già risiede e lavora in Italia di regolarizzarsi e pagare le tasse. Parliamo di circa 500mila persone, è impensabile espellerle, come si vorrebbe fare col dl Minniti. Bisogna invece rendere la loro presenza un'opportunità anche economica per il paese. Gli stranieri già contribuiscono al Pil con circa 100 miliardi l'anno, ben 8 punti, e con i loro contributi permettono di pagare le pensioni di 600mila cittadini italiani. Sono questi i dati da portare al centro del dibattito pubblico per vincere luoghi comuni e bugie sull'immigrazione», conclude il segretario di Radicali Italiani.  



 
Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 01:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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