Manovra, slitta taglio a pensioni alte. Ma il governo assicura: «Ci sarà»

Domenica 2 Dicembre 2018
Manovra, slitta taglio a pensioni alte. Ma il governo assicura: «Ci sarà»
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Nel governo si tratta sul deficit al 2%. E' possibile un nuovo vertice dei leader con il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, tra stasera e domani, quando Tria sarà all'Eurogruppo. Ma se non si raggiungerà un  accordo, l'Ue deciderà la procedura contro l'Italia il 19 dicembre. Intanto, governo e relatore hanno depositato un pacchetto di emendamenti alla manovra in commissione alla Camera: 54 proposte di modifica. Gran parte dei nodi sono rinviati al Senato.

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Tra le proposte, non c'è il taglio delle pensioni alte e neppure il pacchetto per la famiglia. Fonti di Palazzo Chigi, tuttavia, assicurano che ci sarà. Interpellate al riguardo, precisano che si sta valutando se inserire la norma già nel passaggio alla Camera della manovra. In caso contrario, la misura arriverà «sicuramente» nel passaggio al Senato. Nel pacchetto non c'è niente anche su 'quota 100' e reddito che saranno in provvedimenti separati. Ci sono invece il raddoppio dal 20 al 40% del taglio dell'Imu sui capannoni e più fondi per ridurre le liste d'attesa nella sanità e per 4mila nuove assunzioni nei centri per l'impiego. 

La Commissione valuterà i subemendamenti a quelli governativi, poi il dibattito proseguirà in notturna sugli accantonati.

Domani mattina, la commissione è convocata per le 10, riprenderà il confronto: l'obiettivo è arrivare in Aula mercoledì per la discussione generale. Tra le norme attese c'era il pacchetto per la famiglia, che non risulta tra le modifiche, e il taglio delle pensioni sopra i 90 mila euro che però secondo fonti M5s sarà introdotto con un emendamento al Senato. Dalla Lega confermano che una seconda, corposa, tranche di modifiche alla legge di bilancio arriverà a Palazzo Madama. 

Le modifiche
Uno degli emendamenti dei relatori alla manovra propone che dal 2019 le Regioni potranno assumere fino a 4000 persone da destinare ai centri per l'impiego. La modifica si inserisce in calce all'articolo che istituisce il fondo per il reddito di cittadinanza e costa 120 milioni nel 2019 e 160 mln dal 2020. Le risorse nei primi due anni deriveranno dal fondo da un miliardo che la manovra destina per il 2019 e il 2020 ai centri per l'impiego, mentre dal 2021 ricadranno sul fondo complessivo per il reddito di cittadinanza. 

Superenalotto, superstar, sivincetutto, Eurojackpot, winforlife. Si allunga di un anno (comunque non oltre il 30 settembre 2019) il diritto di Sisal di gestire i «giochi numerici a totalizzatore nazionale», in attesa dell'assegnazione di una nuova concessione. Lo stabilisce un emendamento del governo alla manovra che di fatto - aggiungendo un articolo (l'89 bis) - proroga la gestione a Sisal la gestione del Superenalotto. Le maggiori entrate, quasi 71 milioni, si aggiungono al «fondo per l'attuazione del programma di governo».

Arrivano anche più fondi per ridurre le liste d'attesa nella sanità. Lo prevede un emendamento dei relatori alla legge di bilancio. La manovra stanziava 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021: con la modifica si passerà a 150 milioni per il 2019, 100 milioni per il 2020 e 100 milioni per il 2021. Le risorse per coprire la misura arriveranno da una riduzione del Fondo per gli investimenti delle amministrazioni centrali, previsto all'articolo 15 della manovra.

La flat tax al 15% alle partite Iva non viene riconosciuta alle «persone fisiche nei casi in cui l'attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro» con i quali il soggetto lavora o ha lavorato «nei due anni d'imposta precedenti». Lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra, per evitare abusi nell'accesso al nuovo regime forfetario dei minimi per le partite Iva fino a 65mila euro. I blocco scatta anche per soggetti «direttamente o indirettamente riconducibili» al vecchio datore di lavoro. La norma «anti-furbetti» viene estesa, con un secondo emendamento dei relatori, anche agli «imprenditori individuali ed esercenti arti e professioni» che dal 2020 usufruiranno della flat tax al 20% per i redditi tra i 65mila e i 100mila euro annui. (ANSA).

 

Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 10:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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