Ius soli, manca numero legale: stop in Senato. Calderoli: è morto e sepolto

Sabato 23 Dicembre 2017
Fiaccolata per lo ius soli (foto d'archivio)
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Stop all'esame del ddl sullo ius soli al Senato per mancanza del numero legale. L'Aula di Palazzo Madama dopo l'ok alla manovra ha iniziato la discussione sul provvedimento con l'esame delle pregiudiziali di costituzionalità. Ma, su richiesta del senatore Roberto Calderoli, il presidente Pietro Grasso ha proceduto alla verifica del numero legale dei presenti in Aula: numero che mancava. Grasso, quindi, ha fissato la nuova seduta a martedì 9 gennaio, alle 17: all'Odg «comunicazioni del presidente», ha affermato.

«Sulla mia pregiudiziale di costituzionalità sullo ius soli, e sulla mia richiesta di verifica del numero legale, nell'aula del Senato è mancato il numero legale e lo ius soli, come avevo già annunciato ieri, è definitamente naufragato.

Colpito e affondato. Morto e sepolto». Lo afferma il senatore della Lega, Roberto Calderoli, vice presidente del Senato. «Per me è una grande vittoria - aggiunge - perché sono stato io in questi due anni e mezzo, con le mie decine di migliaia di emendamenti, a bloccare in commissione e poi in Aula questa assurda e inutile proposta di legge che serviva solo a regalare un milione di nuovi voti al Pd. E ora tutti quelli che a sinistra fingevano di digiunare per lo ius soli, saltando il pranzo ma non la cena, possono anche tornare a mangiare, anche se temo che il panettone stavolta gli andrà di traverso».

Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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