I deputati M5S, a quanto si apprende, filmeranno in Aula - riprendendo il momento in cui ciascun esponente preme il pulsante posto nei banchi dell'Assemblea - le loro votazioni a scrutinio segreto agli emendamenti al «Fianum». La decisione, si apprende ancora, è stata presa per dimostrare la trasparenza del M5S sulla legge elettorale e replicare, così, alle accuse del Pd di avere franchi tiratori all'interno del gruppo dopo i 66 voti mancati ieri alla Camera.
La mossa M5S, inoltre, è un ulteriore messaggio alla base percorsa dai malumori per una legge elettorale frutto dell'accordo politico con Pd, Fi e Lega. Grillo ha indetto per il weekend una nuova consultazione tra gli iscritti, chiamati a ratificare il testo che uscirà dall'esame della Camera. L'intesa quadripartitica, per ora, sembra comunque reggere. In favore della tenuta dell'accordo si sarebbe espresso anche Casaleggio.
Laura Boldrini si appella alla «responsabilità dei singoli deputati» perché non filmino il loro voto segreto e non lo divulghino, come annunciato dai M5S. «Ognuno si assuma le sue responsabilità», ammonisce. «La presidenza - ammonisce Boldrini - garantisce la segretezza del voto attraverso il sistema elettronico ed il regolamento vieta di fare riprese in Aula».
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