«Lega addio se condannata per i fondi
Giovedì può nascere il partito unico»

Sabato 1 Settembre 2018
Giancarlo Giorgetti
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ROMA - «Più che un partito nuovo vanno a caccia di una nuova partita iva». E' sprezzante il giudizio che un autorevole esponente di Forza Italia dà all'idea dei vertici leghisti di fondare il 6 settembre un nuovo ed unico contenitore del centrodestra. L'alleato che dovrebbe confluire, più o meno spontaneamente, dentro il nuovo partitone unitario, fa spallucce. Non è interessato nemmeno ad alimentare la polemica e riconduce l'annuncio dato ieri dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti («se ci condannano nell'inchiesta sui fondi il partito non esiste più») alle vicende giudiziarie che obbligano via Bellerio a cambiare ragione sociale al partito in bancarotta a seguito della vicende giudiziarie relative all'uso dei finanziamenti pubblici.

LE IDEE L'idea del partito unico non fa esultare il corpaccione parlamentare di FI che da qualche settimane ha cominciato a picchiare duro contro l'alleato al quale tutti chiedono - quasi ogni giorno - di mollare il M5S e far saltare il governo. Ieri è stata la volta di Antonio Tajani - vicepresidente del partito - che dalle colonne dell'Avvenire ha ripetuto l'invito. Resta però il fatto che la Lega ha il vento in poppa. «Le idee di Salvini e della Lega sono più attrattive di altri, tipo FI... Il fatto che noi cresciamo - sostiene Giorgetti - e gli altri diminuiscano rende la Lega partito di riferimento del centrodestra. Se portiamo via elettori, non è colpa nostra, ma colpa loro». Giorgetti non fa sconti all'ex alleato ma vede nero per le casse di via Bellerio. Di partito unico del centrodestra si parla da tempo ed è noto che l'alfiere di tale sbocco è da sempre il governatore della Liguria Giovanni Toti che lo giudica «un bel percorso» anche se «sino a oggi molti hanno preferito mantenere le proprie identità».

Un inciampo, anche per Toti, è senza dubbio l'attuale alleanza della Lega con il M5S ed infatti per Mara Carfagna, vicepresidente della Camera, «starà a Matteo Salvini dimostrare se il centrodestra deve considerarsi un'esperienza da consegnare alla storia oppure no». La dura opposizione che FI fa in Parlamento all'attuale governo non aiuta di certo il confronto, ma Lega e FI continuano a governare molte delle più importanti regioni del Nord e sul territorio l'alleanza di centrodestra risulta ancora forte anche nell'elettorato che alle elezioni di marzo ha votato indifferentemente candidati di FI, del Carroccio o di FdI. Salvini è però convinto che la fusione è nelle cose anche per la capacità attrattiva che ha ora la Lega rispetto a Forza Italia. Martedì il Cavaliere rientrerà ad Arcore dopo gli ultimi giorni di riposo che sta trascorrendo in Francia a casa della figlia Marina. Il sistema proporzionale delle elezioni europee del prossimo maggio non aiutano. Anche perché FI è nel Ppe e la Lega nel gruppo di estrema destra con la Le Pen. Basterà comunque seguire nei prossimi giorni le vicende del cda della Rai per capire se il rapporto tra Lega e FI può di nuovo volgere al bello.
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