Grillo: gli italiani sono i migliori, reddito universale o sistema collassa

Sabato 31 Dicembre 2016
Grillo: gli italiani sono i migliori, reddito universale o sistema collassa
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«Ci aspetta un 2017 di riscatto e di orgoglio. Dobbiamo essere orgogliosi. Siamo italiani e lo voglio gridare per la prima volta anche se non sono un patriota nel senso stretto della parola. Siamo i migliori e noi siamo la sintesi dei migliori». Lo afferma il leader del M5S Beppe Grillo nel suo discorso di fine anno.
 



«Voglio anche dirvi che io sono questo: sono la pialla, il saldatore, il cervello, il computer. E questo che dovete essere: un piede di qua e un piede di là. Ci attende un futuro che potrebbe essere bellissimo o bruttissimo. Avremo grandi malattie nuove e saranno debellate quelle vecchie», spiega Grillo che sottolinea: «Abbiamo passato un anno a prenderci insulti, tonnellate di roba immonda. Ma io voglio lasciarvi con questo messaggio: con l'orgoglio di quello che siamo. Per me la patria è la lingua: parlo italiano quindi sono italiano, ma questo italiano deve essere in tutto il mondo! Siamo i migliori cari signori e lo dimostreremo».

«O noi, coi sistemi che abbiamo, metteremo in mezzo alla strada milioni di persone: con la tecnologia, la robotica, la stampa 3d, o abbiamo dei sistemi per far interagire l'economia con le persone, oppure saranno scenari apocalittici! Ecco che entra il concetto di inserire un Reddito Universale senza condizioni nella classe media che non compra più, un reddito dentro a chi non ce la fa, dentro a chi non ci arriva altrimenti questo sistema collassa! La mentalità è già vecchia!», afferma ancora Grillo. «Questa gente qua si sta istruendo per un mondo che non c'è più. Noi ereditiamo un mondo che non sappiamo che cosa sia ma almeno cerchiamo di capire e di orientarci. Che tipo di lavori ci saranno? Il 50% dei lavori che conosciamo, sparirà. Ci saranno i coworking e la sparizione degli uffici», continua.

«Noi abbiamo rotto un sistema, il M5S non vuole scalare la società, è la società che scala attraverso il Movimento. Noi siamo come le passerelle che nel Medioevo permettevano di entrare nei castelli», prosegue il leader 5 stelle. «I cittadini capiscono che con il M5S «ti autorappresenti se hai strumenti come Rousseau. Rousseau è la democrazia diretta dal basso. Ci intervistano da tutto il mondo e qui ci trattano in questo modo, sono dei bambini della politica e della comunicazione», sottolinea Grillo, il cui discorso è introdotto da una serie di voci (che si accavallano come una grande eco) di politici, tutti critici nei confronti del Movimento. 

«Sentite questi rumori...noi abbiamo vissuto un anno dentro questi rumori che ci arrivavano. E la cosa più straordinaria che sta succedendo è che questi rumori della stampa, della televisione e dei telegiornali, non hanno spostato nulla. Tutto questo sorpassa l'immaginazione. Il No, il Referendum...tutta l'informazione per cambiare la testa degli italiani non è riuscita», sostiene ancora Grillo. «Gli italiani hanno guardato finalmente la realtà come dicevo qualche anno fa: con la testa in giù e i piedi in su. Alla rovescia», aggiunge. 

«Ecco cosa non ci perdoneranno mai i partiti politici: che un comico è stato un cofondatore di un Movimento. Che non ci prendiamo tanto sul serio, che abbiamo l'ironia. È straordinario! È straordinario quest'abbinamento, a cui nessuno credeva. Nessuno credeva che potesse nascere un Movimento dalla Rete, con un Vaffa! Questa rabbia concentrata e adesso è diventato quello che avete visto: il primo Movimento politico in Europa», rileva ancora il capo 5 stelle.

Grillo paragona poi il Movimento al giapponese, protagonista de «L'anello di Cartagena», aneddoto di Watzlawick. L'aneddoto diceva: «A Cartagena ogni mezzogiorno sparavano un colpo di cannone proprio per indicare che era mezzogiorno. Da 40 anni funzionava così. Nessuno diceva niente. Finché arriva lì un turista giapponese, con il cronometro (secondo lui) più preciso al mondo. Il suo cronometro segnava che mancavano 5 minuti a mezzogiorno, quando sente il primo colpo di cannone. Si reca dal picchetto e domanda: «Come mai avete sparato 5 minuti prima?». Il picchetto gli risponde: «No, il nostro è preciso, noi spariamo sempre a mezzogiorno». A questo punto il giapponese chiede: «Ma con quale orologio avete sincronizzato il vostro colpo di cannone?».Il comandante gli risponde: «Dal più grande orologiaio del nostro Paese che ha l'orologio più preciso del mondo». Il giapponese non pago va dall'orologiaio e gli chiede: «Mi scusi, è lei che sincronizza con l'orologio il colpo di cannone?» L'orologiaio risponde di sì. E il giapponese: «Mi scusi, ma lei dove sincronizza il suo orologio che pare essere il più preciso al mondo?». E l'orologiaio risponde: «Noi sincronizziamo il nostro orologio dal colpo di cannone, a mezzogiorno». L'aneddoto, spiega Grillo «dà l'idea di come è stato tutto, prima del Movimento».

«Quest'anno è stato particolare, abbiamo perso uno dei grandi della storia di questo Paese, Dario Fo. Un grande e vecchio umanista E poi se ne è andato il coautore di tutto, Gianroberto Casaleggio, sento ancora una perdita e la sente tutto il Movimento», conclude Grillo.
 

Ultimo aggiornamento: 1 Gennaio, 12:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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