Regionali Lombardia, Fontana in vantaggio su Gori, delusione dei grillini

Lunedì 5 Marzo 2018 di Claudia Guasco
Regionali Lombardia, Fontana in vantaggio su Gori, delusione dei grillini
Fontana in vantaggio alle elezioni regionali della Lombardia: quando sono state scrutinate 1174 sezioni su 9227 Attilio Fontana è in vantaggio con il 52,78% dei voti, seguito da Gori al 27,34% mentre il Cinquestelle Dario Violi si ferma al 16,17% dei voti e Rosati all'1,76%. 

Secondo le ultime proiezioni Rai il candidato di Salvini Attilio Fontana guiderebbe con il 43% dei voti, seguito da Gori 33,2%, mentre Dario Violi (M5S) è al 18,3% e Rosati al 2,4%. 


Il motivo per cui Roberto Maroni ha deciso di lasciare il Pirellone è ancora un mistero, forse il timore che il processo a suo carico per induzione indebita possa mettersi male oppure la promessa di incarichi di prestigio a Roma. Il risultato è che, abbandonando il campo, il governatore uscente ha fatto un bel favore al nemicoMatteo Salvini: ai primi exit poll Attilio Fontana, il candidato imposto dal leader leghista per la corsa alla Regione, è al 38-42%, mentre lo sfidante del centrosinistra Giorgio Gori si ferma al 31-35%.

LA DICHIARAZIONE
«Mi sembra un buon risultato. Grazie ai lombardi che hanno partecipato al voto in maniera così massiccia e hanno fatto questa scelta», commenta Fontana. Nessuna sorpresa, insomma. In una regione dove il centrodestra governa senza interruzione da 23 anni, insidiare il primato è un’operazione ciclopica. La sinistra un po’ ci sperava, dato che la campagna elettorale degli avversari è partita in ritardo e in emergenza con l’improvviso addio di Maroni. Ma il renziano Gori, dal 2014 sindaco di Bergamo, non ha trovato la strada spianata, dato che la coalizione che fa perno sul Pd non si è accordata con LeU, in corsa con Onorio Rosati. Gli ultimi sondaggi davano il 37% dell’elettorato lombardo ancora indeciso, lasciando a Gori un potenziale bacino a cui attingere per ribaltare il risultato. Non è andata così e le indicazioni di voto a favore del candidato del M5S Dario Violi, al 17-21%, sono ininfluenti. In Lombardia, alla fine, il centrodestra è come il panettone, una tradizione. A Milano l’election day ha chiamato alle urne un milione e 15 mila elettori, con code ai seggi, attese fino a un’ora e parecchi mugugni per i tagliandi antifrode: «Tanto i brogli li fanno lo stesso», è il commento disilluso di un’anziana consegnando le schede nelle urne a Porta Venezia. Passano le ore e le file si allungano, così a metà pomeriggio il comune regola il traffico: i milanesi evitino «di recarsi al seggio nelle ultime ore di apertura». L’affluenza è stata del 74% a metà dei seggi rilevati, contro il 74,9% del 2013. Quello tra Fontana e Gori è stato uno scontro che ha raggiunto il suo apice quando è saltata la stretta di mano a favore dei fotografi perché Fontana non si è presentato. «È un candidato fantasma che si sottrae a tutti i confronti e che pensa di andare a governare la Lombardia solo perché sta seduto sul carro del centrodestra sperando così nel vento favorevole delle politiche», attacca Gori. E Fontana risponde per le rime: «I dibattiti tra politici seduti in un salottino a punzecchiarsi tra loro, impegnati a ripetere slogan e banalità, non mi appassionano né mi interessano. Ne ho già fatti troppi. Preferisco stare tra nelle fabbriche, negli ospedali, nelle strade, dove la gente ha bisogno di ascolto e di aiuto». Welfare, casa, sicurezza e azzeramento dell’affitto per chi ha più di settant’anni sono i punti cardine del programma di Fontana.

PENSIONI E LAVORO
Pensioni, lavoro, start up, salute e lotta allo smog le priorità di Gori, che punta alla riconversione delle auto in elettriche, a metano e ibride. Nel suo ultimo appello il sindaco di Bergamo si è rivolto ai tanti elettori titubanti: «Non sono un politico di professione, ma un pragmatico che affronta i problemi». Fontana invece è rimasto nel solco del «buon governo di centrodestra», convinto che sia l’unico schieramento «che può portare avanti il sogno dell’autonomia, mentre gli altri partiti rischierebbero di rovinare tutto». E il Carroccio punta al tandem: Fontana in Regione, Salvini a palazzo Chigi.
Ultimo aggiornamento: 18:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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