Cofferati lascia il Pd dopo le primarie in Liguria: «Non posso restare in un partito così»

Sabato 17 Gennaio 2015
Cofferati lascia il Pd dopo le primarie in Liguria: «Non posso restare in un partito così»
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Sergio Cofferati lascia il partito. Ha confermato la sua decisione in un incontro con i vertici liguri del partito. «Di fronte a fatti di questo genere io non posso più restare».

Con queste parole Sergio Cofferati, nel corso di una conferenza stampa a Genova, annuncia la sua uscita dal Partito democratico, dopo quanto avvenuto nelle primarie liguri.

«Il caso Cofferati non è un caso. Il Pd imbarca con orgoglio la destra (ligure e non solo) e perde molti elettori, tra i quali Sergio Cofferati. Diciamo che si tratta di un voto di scambio, come tanti in questi giorni: dentro la destra, fuori la sinistra», scrive sul suo blog il deputato della minoranza Pd Pippo Civati.

Proprio ieri l'Ufficio politico della coalizione di centrosinistra che ha promosso le Primarie in Liguria per la scelta del candidato presidente della Regione aveva proclamato vincitrice Raffaella Paita. La proclamazione era avvenuta dopo aver preso atto del verbale dell'Utar e del verbale della riunione del Collegio dei Garanti.

Il risultato delle Primarie è stato il seguente: Raffaella Paita 26817 voti, Sergio Cofferati 23544, Massimiliano Tovo 662. L'Ufficio politico esprime un giudizio positivo sulla larga partecipazione al voto (51376 persone), ringrazia i volontari e «fa proprie le considerazioni del Collegio dei Garanti sull'invito a migliorare con nuove regole lo strumento delle Primarie superando le criticità che si sono manifestate, stigmatizza i comportamenti non rispettosi della forma e dello spirito delle Primarie e invita le forze politiche di centrosinistra a riprendere il confronto sul piano programmatico e a definire il percorso che porterà alle elezioni regionali».

«La scelta di Cofferati pur rispettandola la ritengo inspiegabile e mi addolora». Così il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini commenta l'addio al partito di Sergio Cofferati. «Auspico che da parte sua possa venire un ripensamento e che lui possa

continuare a lavorare con il Pd», aggiunge. Mentre il Pd è chiamato ad affrontare sfide nazionali come la scelta del capo dello Stato e locali come le elezioni regionali, bisogna mostrare il massimo attaccamento alla comunità: è il momento della responsabilità.

La scelta di Cofferati non va in questa direzione e rischia di danneggiare il partito». Lo afferma ancora Lorenzo Guerini.

Intanto Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale di Sel, interpellato al telefono dall'Ansa, ha detto che «Qualunque sia la forma con cui Cofferati decidesse di partecipare a una prospettiva per la Liguria sarebbe benvenuta. Se dovesse mai decidere di rendersi disponibile per una candidatura alla Regione, saremmo ben felici di sostenerlo».

Fratoianni esprime «grande rispetto per la scelta di Sergio Cofferati, anche perchè quando si sceglie di uscire da un partito è sempre, come lui ha sottolineato, una scelta dolorosa e difficile. La valutazione politica è positiva perchè Cofferati oltre a ribadire la propria indignazione e il rigore rispetto ai casi di irregolarità emerse, ha ribadito un giudizio politico sulle primarie. Noi subito dopo le primarie avevamo detto che non avremmo sostenuto Raffaella Paita perchè leggevamo in quelle primarie un messaggio politico con l'obiettivo di un governo di larghe intese in Liguria con il Nuovo centrodestra, una scelta politica per noi impraticabile».

Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 17:24

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