Castelli: si paghi Gra, romani arretrati
Alemanno: basta offese. Pd: inadeguato

Mercoledì 22 Giugno 2011
Roberto Castelli e Umberto Bossi
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ROMA - Il viceministro Roberto Castelli ha confermato l'intenzione del governo di procedere con un decreto per il pedaggiamento del Gra, della Salerno-Reggio e delle altre principali tratte a diretta gestione Anas. Castelli intervenuto alla commissione Ambiente della Camera, dove è stato rinviato il voto su alcune risoluzione sul tema. La conferma del viceministro è avvenuta dopo che ieri il governo, con il sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti, aveva accolto in aula alcuni ordini del giorno al decreto sviluppo, che escludevano nuovi pedaggi.



All'ordine del giorno della commissione ci sono due risoluzioni, una del Pd a prima firma di Tino Iannuzzi, ed una del Pdl presentata da Vincenzo Gibiino. Il primo testo impegna il governo a non imporre pedaggi e a fornire l'Anas di altre fonti di finanziamento, mentre il secondo documento invita l'esecutivo a «prendere in considerazione» l'ipotesi di escludere dal pagamento di pedaggi alcune tratte, per esempio quelle che hanno un ruolo di raccordi urbani, come il Gra a Roma.



Castelli già dieci giorni fa aveva dato parere negativo alla risoluzione del Pd, e oggi ha confermato il giudizio negativo e l'intenzione del governo di procedere con un nuovo decreto legislativo che imponga i pedaggi. All'obiezione da parte di tutte le opposizioni che ieri in aula alla Camera il governo ha accolto documenti che vanno nella direzione opposta, Castelli ha sottolineato che i pedaggio sono previsti dalla manovra del 2010, la legge 122, e quindi «prevale la legge sugli ordini del giorno».



Il viceministro ha quindi ribadito che se si fosse proceduto al voto, da parte sua avrebbe espresso parere contrario alla risoluzione di Iannuzzi. Quest'ultimo ha quindi proposto di rinviare il voto, cercando una mediazione con la maggioranza nel tentativo di giungere a un testo unico bipartisan, cosa che aveva proposto due settimane fa Gibiino. Mercoledì della prossima settima la commissione si rivedrà per esprimere la parola definitiva.



Castelli: romani arretrati. «A mio avviso i romani non vogliono pagare perchè sono arretrati culturalmente, perchè pensano che lo Stato debba pensare a tutto». ha ribadito il viceministro. «I più tignosi in questa vicenda - ha aggiunto - sono comunque quelli della sinistra».



Alemanno: basta offese. «Siamo veramente stanchi di queste offese gratuite che ogni giorno vengono sparate a caso, che riguardino i ministeri o i pedaggi. C’è una stanchezza molto forte da parte nostra. Chi dice queste cose dimostra di non avere nessuna cultura e nessuna capacità di governo e quindi dovrebbero farci il piacere di stare zitti». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha risposto alle parole di Castelli.



Polverini: chieda scusa. «La Lega non si smentisce mai. Castelli si scusi con i romani per le parole offensive che non fanno onore a chi ricopre cariche istituzionali». Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. «I cittadini di Roma e del Lazio - conclude - i pedaggi non li vogliono e non li devono pagare semplicemente perchè sono ingiusti e servono, come è noto, solo a ripianare i debiti».



Zingaretti: inadeguato. «Il viceministro Castelli non l’hanno voluto neanche quelli del suo Comune: le sue opinioni contano poco perchè per fortuna rappresenta un’oligarchia minoritaria e invidiosa. La stravaganza è che un tipo del genere che in qualsiasi paese del mondo potrebbe fare a malapena l’attacchino, qui, grazie alla destra, fa parte del Governo». Lo dichiara in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. «È il segno dell’inadeguatezza di questa classe politica che per rimanere attaccata alle poltrone sta danneggiando le famiglie italiane».



Ordine degli ingegneri: si iscriva al nord. «Prima di essere il Presidente dell’ordine degli ingegneri di Roma sono orgoglioso di essere un cittadino romano. Vorrei ricordare all’on ingegner Roberto Castelli che è iscritto all’ordine degli ingegneri di Roma. Viste le parole offensive che ha pronunciato oggi, mi chiedo perché ancora non abbia riconsegnato il suo tesserino e non si sia iscritto ad un ordine del nord». Lo dichiara in una nota il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, Francesco Duilio Rossi.



Pd: Castelli offende il Parlamento. «Il viceministro Castelli torna alla carica - dice Michele Meta, capogruppo del Pd in commissione Trasporti alal Camera - ribadendo la volontà di tassare i pendolari che non hanno alternative all'utilizzo dell'automobile e che utilizzano le arterie Anas come il Gra di Roma, la Salerno-Reggio e la Siena-Firenze. Si tratta di un atteggiamento offensivo nei confronti del Parlamento che ieri ha chiesto a gran voce al governo di rinunciare all'ennesima tassa per i pendolari e di attuare la norma del Codice della Strada che prevede di destinare all'Anas il 50% delle multe per eccesso di velocità ai fini della manutenzione delle strade. All'esponente leghista, in evidente disaccordo con gli indirizzi dell'esecutivo, non resta che rassegnare le dimissioni e chiediamo al Ministro Matteoli, responsabile del dicastero ai Trasporti, di prendere posizione relativamente alla vicenda dei pedaggi dimostrando, come ha saputo fare, quell'equilibrio istituzionale a tutela degli interessi dei cittadini e delle richieste degli enti locali».
Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 00:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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