Dovevano mangiare insieme, anzi no. Dovevano vedersi a pranzo Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni - almeno così era la voce che stamattina circolava nei Palazzi - e invece niente. Una sta a Pescara e l'altro ad Arcore. Ma la questione di cui avrebbero dovuto parlare - "Ci vedremo nei prossimi giorni", assicura la leader di Fratelli d'Italia - si chiama Pirozzi. Ossia il sindaco di Amatrice che si è candidato a presidente della Regione Lazio con una lista civica. La Meloni lo sponsorizza, Berlusconi non ha deciso.
E tutto ricorda il caso Sicilia. Anche lì, la Meloni subito sostenne la candidatura di Musumeci, Berlusconi traccheggiava. Voleva Gaetano Armao o gli sembrerà troppo destrorso Musumeci. Ma poi Silvio si è convinto, e la Meloni ha vinto la sua partita, nella quale nel frattempo si era inserito Salvini. Anche stavolta le resistenze berlusconiano all'idea meloniana sono e saranno tante - "Voglio un esponente di Forza Italia", insiste Silvio - ma poi chissà.
Ultimo aggiornamento: 19:36
© RIPRODUZIONE RISERVATA E tutto ricorda il caso Sicilia. Anche lì, la Meloni subito sostenne la candidatura di Musumeci, Berlusconi traccheggiava. Voleva Gaetano Armao o gli sembrerà troppo destrorso Musumeci. Ma poi Silvio si è convinto, e la Meloni ha vinto la sua partita, nella quale nel frattempo si era inserito Salvini. Anche stavolta le resistenze berlusconiano all'idea meloniana sono e saranno tante - "Voglio un esponente di Forza Italia", insiste Silvio - ma poi chissà.
