Divorzio Berlusconi-Lario, l'ex premier punta all'azzeramento degli alimenti

Mercoledì 20 Settembre 2017 di Claudia Guasco
Divorzio Berlusconi-Lario, l'ex premier punta all'azzeramento degli alimenti
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Silvio Berlusconi e Veronica Lario tornano davanti ai giudici, nella causa di divorzio che li vede contrapposti per la fissazione degli alimenti a favore dell'ex moglie.

Una battaglia a colpi di assegni milionari, ma a seguito della recente sentenza Grilli-Lowenstein emessa dalla Cassazione il fondatore di Forza Italia punta a ottenere l'azzeramento dell'assegno mensile da 1,4 milioni di euro che dovrà versare alla singora Lario a divorzio definitivo.
 

IL PRECEDENTE GRILLI-LOWENSTEIN
Questa mattina si volge l'udienza dvanti alla sezione famiglia della Corte d'Appello di MIlano, che ha accolto l'istanza presentata dall'avvocato Pier Filippo Giuggioli, legale di Silvio Berlusconi di anticipare la data originariamente prevista a dicembre. Lo scorso 16 maggio la Suprema corte ha respinto il ricorso del leader azzurro contro il verdetto emesso nel 2014 dalla corte di appello di Milano nella causa di separazione, non estendendo dunque a questo caso la decisione del 10 maggio nell'ambito della causa di divorzio tra l'ex ministro Vittorio Grilli e la moglie Lisa Lowenstein. I giudici hanno stabilito che il parametro del mantenimento del tenore di vita goduto durante il matrimonio non è più in vigore e che l'assegno divorzile, in misura "sobria", spetta solo a chi non è in grado di lavorare, non per sua colpa, e non ha redditi. Questo, secondo i difensori dell'ex premier, non è il caso di Veronica Lario, che per la Cassazione però deve continuare a beneficiare dell'appannaggio dell'ex marito poiché nella fase della separazione il vecchio parametro deve essere applicato, dato il vincolo coniugale è solo attenuato e non rescisso del tutto. La prima applicazione della sentenza della Cassazione si e' verificata proprio a Milano, dove il giudice della nona sezione civile Giuseppe Buffone, pronunciandosi nel caso di due ex coniugi entrambi lavoratori e con figli, ha rilevato come debba intendersi in concreto il concetto di "non indipendenza economica dell'ex coniuge richiedente". E propone un parametro non esclusivo di riferimento - si legge nell'ordinanza -"che può essere rappresentato dall'ammontare degli introiti che, secondo le leggi dello Stato, consente (ove non superato) a un individuo di accedere al patrocinio a spese dello Stato". Vale a dire, scrive Buffone, "euro 11.528,41 annui ossia circa 1.000 euro mensili". Chi ha entrate superiori potrebbe quindi non avere titolo all'assegno divorzile dall'ex coniuge.

LE SOCIETA'' IMMOBILIARI DI VERONICA
Attualmente Veronica Lario percepisce dall'ex marito Silvio Berlusconi un appannaggio mensile da 2 milioni di euro nell'ambito del provvedimento di separazione. Assegno che tuttavia non verrà piu' versato quando il divorzio diventerà definitivo, con tanto la determinazione o meno della cifra da corrispondere. L'ex presidente del Consiglio punta all'azzeremento degli alimenti, ora fissati a 1,4 milioni di euro. La difesa di Berlusconi, tra l'altro, mette in rilievo il fatto che Veronica Lario risulta titolare di diverse società propietarie di numerose e ingenti proprietà immobiliari.

Ultimo aggiornamento: 16:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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