Fabbro muore avvolto dalle fiamme in provincia di Fermo: è la seconda morte sul lavoro in un giorno nelle Marche

Si chiamava Paolo Mariani e aveva 62 anni il fabbro vittima dell’esplosione nel suo laboratorio avvenuta oggi in una casa di campagna in territorio di Rapagnano

Venerdì 19 Gennaio 2024
Fabbro muore avvolto dalle fiamme in provincia di Fermo: è la seconda morte sul lavoro in un giorno nelle Marche

Giornata nera per le Marche: nel giro di poche ore due persone sono morte sul luogo di lavoro a Jesi e a Rapagnano.

Alle 10.30 di questa mattina (19 gennaio 2024) un operaio di 54 anni residente a Castelbellino (S.F. le sue iniziali) è morto dopo essere precipitato nel vuoto per 7 metri all'interno della Cnh Industries di Jesi. Invece Paolo Mariani, fabbro di 62 anni, è rimasto ucciso nell'eplosione avvenuta intorno alle 13 all'interno del suo laboratorio in provincia di Fermo.

Operaio precipita nel vuoto a Jesi

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, S.F. - papà di due figli e titolare di una ditta di installazione, manutenzione e riparazione di tettoie e coperture mobili -  stava sostituendo la copertura di un capannone quando, all'improvviso, ha perso l'equilibrio ed è caduto su un telone della tettoia che non ha retto al peso. Subito sono stati allertati i soccorsi, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare per salvarlo.

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Esplode una bombola, muore un fabbro a Rapagnano

Si chiamava Paolo Mariani e aveva 62 anni il fabbro vittima dell’esplosione nel suo laboratorio avvenuta oggi in una casa di campagna in territorio di Rapagnano. L’uomo era intento a lavorare nel laboratorio che si trova sotto casa quando c’è stato uno scoppio che ha poi provocato l’incendio. Il dramma in via Santa Maria.

L’uomo stava terminando un lavoro in ferro battuto quando una delle bombole utilizzate per la fiamma ossidrica è scoppiata e la fiammata l’ha colpito in pieno, provocando anche un incendio all’interno del laboratorio stesso. Sul posto i vigili del fuoco di Fermo e, per le indagini, i carabinieri. A dare l’allarme sarebbero stati i famigliari ma, purtroppo, quando il personale del 118 è giunto sul posto non c’era più nulla da fare. 

A Jesi si ferma l'attività in segno di lutto

Le segreterie provinciali dei sindacati di Ancona, unitamente alle Rsa dello stabilimento di Jesi hanno chiesto all'azienda la messa in libertà di tutte le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento per l'intera giornata in segno di cordoglio e la Cnh ha immediatamente accolto la richiesta.

Mastrovincenzo (Pd): «Aumentare le risorse per la sicurezza nei luoghi di lavoro»

Il consigliere regionale del Pd, Antonio Mastrovincenzo, ha sottolineato in un post su Facebook come nella nostra regione «sono sempre più numerosi questi tragici fatti. Occorre fare molto di più. Sul Piano Triennale del Lavoro in discussione lunedì in Consiglio regionale, presenteremo emendamenti per incrementare le risorse per la sicurezza sul lavoro, aumentare il numero di addetti alla prevenzione e di controlli nelle situazioni di sub-appalto. Chiederò inoltre a breve la convocazione di una seduta urgrente monotematica della Commissione Sviluppo Economico e Lavoro per affrontare questa tematica coinvolgendo enti preposti e parti sociali».

Ultimo aggiornamento: 21:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA