Il feretro di Luigi Capasso ha lasciato il cimitero di Cisterna per raggiungere Secondigliano (Napoli) dove alle 15 si svolgeranno i funerali. «Vatténne, Vatténne», lo salutano i presenti gesticolando il braccio. «Non c’è perdono per quello che ha fatto», aggiungono sommessamente. Nessuno dei familiari era presente ad accompagnare la bara dell’appuntato dei carabinieri ha ridotto la moglie in fin di vita, ucciso le sue figlie e poi si è suicidato. «E come fanno a stare qua?». Le salme delle piccole Alessia, 13 anni, e Martina, 8, restano nella cella frigorifera, in attesa dei funerali.
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È stata benedetta nell'obitorio del cimitero di Poggioreale, a Napoli, invece che nella parrocchia del quartiere Secondigliano la salma di Luigi Capasso, il carabiniere responsabile della strage di Cisterna di Latina. I cronisti non sono stati ammessi nella sala mortuaria. Il feretro è stato accompagnato da alcuni familiari di Capasso, originario proprio del quartiere Secondigliano. In un primo momento la benedizione della salma si sarebbe dovuta tenere in chiesa, ma è stata spostata all'ultimo momento: a quanto si è appreso per motivi di privacy, anche se nel quartiere, dopo l'affissione dei manifesti funebri, erano state raccolte voci contrarie al fatto che l'ultimo saluto al responsabile della strage si svolgesse nella parrocchia.
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