L'autopsia. È morto per asfissia Hamid Imeri, il bimbo di 5 anni che il padre Besart ha ammesso di avere ucciso, senza saperne spiegare il perché, a Cupramontana (Ancona). L'autopsia del medico legale Mauro Pesaresi non ha sciolto però tutti i dubbi.
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Non ci sono segni evidenti esterni di violenza: l'uomo, un disoccupato macedone di 27 anni, in cura per depressione, legato alla famiglia (un altro bimbo piccolo e la moglie in attesa di un terzo figlio) avrebbe soffocato Hamid tappandogli naso e bocca e la morte sarebbe sopraggiunta in pochi secondi, senza possibilità di reazione.
Sono però da verificare alcuni punti del racconto di Besarti. E il medico legale non esclude neanche l'ipotesi di eventuali patologie come concausa di morte. Per questo sono previsti approfondimenti sugli esami istologici, alla presenza (come oggi) del perito della difesa Raffaello Sanchioni. La Procura di Ancona procede per omicidio volontario aggravato. «Non ero io, ero posseduto da una forza sovrannaturale» l'unica spiegazione del padre.
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