Yara, anche la moglie di Bossetti in aula. "Quel Dna è strampalato, non è mio"

Venerdì 11 Marzo 2016
Yara, anche la moglie di Bossetti in aula. "Quel Dna è strampalato, non è mio"
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Anche la moglie di Massimo Bossetti, Marita Comi ha voluto essere in aula quest'oggi per il secondo giorno di interrogatorio del carpentiere di Mapello, unico imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio. Nella scorsa udienza, Bossetti aveva detto di non aver mai visto, né conosciuto la tredicenne. «Prima di me in quest'aula hanno mentito tutti», aveva affermato nel corso di un interrogatorio durato circa un'ora. Oggi Bossetti continuerà a rispondere alle domande del pm Letizia Ruggeri. 

«Quel dna non mi appartiene». Per la prima volta, Massimo Bossetti, imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio ha messo in dubbio, nel corso del suo interrogatorio, che il dna trovato sul corpo della ragazza uccisa sia suo. «È un dna strampalato, e che per metà non corrisponde», ha detto il carpentiere a proposito della mancata corrispondenza tra il dna nucleare e quello mitocondriale. 

«È dal giorno del mio arresto che mi chiedo come sono finito in questa vicenda - ha proseguito Bossetti - visto che non ho fatto niente e voi lo sapete». Il pm Letizia Ruggeri ha ribattuto che un giudice ha ritenuto che dovesse rimanere in carcere e un altro che gli elementi a suo carico sono stati giudicati tali da sostenere un giudizio. «Evidentemente la vicenda non è strampalata come dice lei». 
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