Multa una donna e alza il dito medio,
vigile urbano arrestato a Milano

Venerdì 7 Marzo 2014
Multa a Milano
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MILANO - Dopo averle fatto la multa la insulta e fa atti vandalici sulla sua auto, per questi motivi un vigile urbano stato arrestato a Milano. Si è accanito contro una donna che spesso parcheggiava in divieto di sosta davanti a una scuola di Milano e, malgrado fosse in borghese, è riuscito a farla multare ancora una volta dai suoi colleghi e poi le ha mostrato il dito medio.

Per questo ed altri episodi precedenti un vigile urbano è finito agli arresti domiciliari su richiesta del procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato e del pm Tiziana Siciliano. C'è il sospetto che il vigile abbia anche tagliato le gomme dell'auto della donna.



L'ordinanza di custodia cautelare a carico del vigile, che ha 40 anni, è stata firmata dal gip di Milano Maria Cristina Mannocci a seguito delle indagini condotte dagli agenti di polizia locale. La donna si è decisa a rivolgersi alla giustizia nell'autunno scorso, ma già nel 2011 tra la donna e il vigile c'erano state delle discussioni e delle liti sempre davanti alla scuola e lei l'aveva denunciato per lesioni.



L'inchiesta è stata poi archiviata. Il 24 settembre aveva parcheggiato in divieto di sosta in via Emilio De Marchi per andare a prendere la figlia a scuola e mentre tornava alla macchina ha notato che le avevano fatto ancora una volta la multa. Ha subito riconosciuto un uomo vicino a un muretto, anche se era in borghese: era quel vigile che aveva un conto aperto con lei ormai da anni. L'uomo, come si legge nell'ordinanza, ha mostrato il «dito medio» alla donna, soddisfatto di essere riuscito a multarla ancora una volta, contravvenzione fatta dai suoi colleghi che lui aveva chiamato. Non contento, il vigile ha iniziato a inseguire in bici la donna che si allontanava in macchina con la figlia e lei spaventata per «avere protezione» si è fermata e si è diretta verso un' autofficina insieme alla bambina, mentre il vigile le gridava «brutta p...., brutta t....». E ancora, prima di andarsene: «Io non ho paura di nessuno, te la farò pagare».



A quel punto la donna è andata a sporgere querela alla polizia locale e, «circostanza singolare» come scrive lo stesso gip, il giorno dopo ha trovato le ruote della sua auto tagliate e il cofano rigato. Fatto questo non contestato al vigile, arrestato per violenza privata, ingiuria e minacce, ma su cui ovviamente ci sono dei sospetti da parte degli inquirenti. È emerso, tra l'altro, che nel 2011, all'epoca della prima denuncia, il vigile avrebbe detto: «Ah sì chiami la polizia? La polizia sono io».
Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 12:00

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