Vasto, casa di riposo lager: anziani legati alle carrozzine. Spunta anche l'ipotesi di omicidio

Giovedì 13 Aprile 2017
Vasto, casa di riposo lager: anziani legati alle carrozzine. Spunta anche l'ipotesi di omicidio
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Tra le accuse ipotizzate c'è anche l'omicidio, anche se la vicenda è tutta da chiarire. Finisce in tribunale la vicenda della casa di riposo “lager”, almeno secondo gli investigatori, di Vasto (Chieti). La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Carmela G., di 48 anni, e il convivente Lucio R., di 58, gestori della casa di riposo Arcobaleno. Il processo, davanti ai giudici della Corte d’Assise di Lanciano, comincerà il prossimo 28 aprile.

Tutto nasce dalle indagini sul trattamento riservato a un’anziana ospite, che sarebbe stata malmenata e vilipesa. Le immagini girate dai carabinieri, che sulle violenze indagavano da quasi quattro mesi, paiono inchiodarli alle loro responsabilità. Con un elemento in più, da brividi: il pubblico ministero, Gabriella De Lucia, titolare dell’inchiesta, vuole escludere che, tra gli ospiti della casa passati a miglior vita, ci sia stato qualcuno che sia morto a causa di violenze e vessazioni. Anche perché, firmando l’ordinanza cautelare, il Gip, Anna Rosa Capuozzo, ipotizza addirittura un caso di omicidio, con dolo eventuale, per la morte di un altro paziente. La casa è stata sequestrata.

«L’indagine - hanno ricostruito gli investigatori - è partita all’inizio di aprile, quando alcune persone avevano assistito ai maltrattamenti. Senza alcuna motivazione apparente, con violenza fisica e psicologica, la coppia maltrattava gli ospiti, anche non autosufficienti e affetti da gravi patologie. Sofferenze, umiliazioni, in un clima di paura. A volte venivano legati a letti o sedie a rotelle quando “disturbavano”».
Ultimo aggiornamento: 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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