Roma, fugge dalla comunità e muore: verso il processo lo spacciatore della dose mortale

Sabato 3 Febbraio 2018 di Adelaide Pierucci
Valeria Ruggiero
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Il percorso di guarigione da una comunità si era interrotto con una fuga. Una fuga durata poco più di ventiquattro ore. Il giorno dopo è stata ritrovata morta nell'appartamento di uno sconosciuto, a Roma, lontana da casa, uccisa a 17 anni da una overdose di metadone. Valeria Ruggiero, un'adolescente pugliese, aveva avuto una adolescenza difficile come quella di Pamela Mastropietro, la diciottenne romana fuggita da una comunità e ritrovata dentro due valigie a Macerata. Per la morte di Valeria, a Roma, è stato appena aperto un processo.

Per il pm Fabio Santoni il decesso, era l'8 maggio del 2014, sarebbe stato causato dal quarantacinquenne romano, che l'aveva incontrata a Termini e poi ospitata in casa sua a Prati.
Guido Terzulli, problemi di alcol e droga alle spalle, e ancora assistito dal Sert territoriale, si è ritrovato accusato del reato di morte come conseguenza di altro reato, ossia l'aver fornito il metadone, un oppiaceo sintetico, che ha ucciso la ragazza.
«​Valeria si era convinta da sola ad andare in comunità»​, ha raccontato la madre della vittima in aula qualche giorno fa, «​Non l'avrei potuta convincere contro la sua volontà. Ed è stata assegnata a un centro di Civitavecchia. Avevo chiamato un paio di giorni prima mi avevano detto che procedeva tutto bene.

Per Valeria era un periodo difficilissimo, tre meso prima era morto il padre, mio marito
»​. La ragazza, invece, lascia tutto in comunità e scappa. Raggiunge Termini dove conosce Terzulli. Chiede di essere ospitata. «​Domani riparto per la Puglia»​, gli avrebbe detto. Il mattino dopo l'uomo la ritrova morta, scende in strada e grida aiuto. Verrà indagato dopo dieci mesi, rinviato a giudizio dopo tre anni. L'uomo ha sempre respinto le accuse. «​Non l'ho offerto io il metadone. Lo ha assunto a mia insaputa»​. Per la procura una giustificazione per allontanare i sospetti. La ragazza, che aveva completato il percorso di disintossicazione, è stata esposta a una overdose che l'ha stroncata. In casa dell'uomo (che viveva con la madre anziana e disabile), in Prati, gli investigatori avevano trovato più flaconi di metadone, alcuni vuoti. Ad uccidere la minorenne sarebbe stata una dose di 45 microgrammi.
Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 14:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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