Roma, arrestata "famiglia" di usurai: minacce, stupri e costole rotte

Martedì 11 Aprile 2017
Roma, arrestata "famiglia" di usurai: minacce, stupri e costole rotte

Usura, estorsioni, minacce, aggressioni, violenza sessuale e spaccio. I carabinieri della compagnia di Velletri hanno sgominato un gruppo criminale "familiare" che operava nell'area dei Castelli romani. Cinque gli arrestati: due uomini, un giovane e due donne residenti tra Ariccia ed Albano Laziale. Si tratta di Luca Barberi, 42 anni, di Ariccia, della moglie Loredana Ferrelli, 44, del figlio Alessio, 18 (libero con obbligo di firma), di Ermelinda Giuliana, 57, e di Stefano Giuliani, 31, ai domiciliari.  

Dall'indagine dei carabinieri della compagnia di Velletri e dalla stazione di Ariccia è emerso che decine di persone per sopravvivere alle proprie difficoltà economiche e per far fronte ai bisogni quotidiani si erano rivolti al gruppo per prestiti usurari. I tassi d'interesse arrivavano anche al 240% l'anno e per il 'recupero crediti' il gruppo avrebbe fatto ricorso a minacce, aggressioni a scopo di estorsioni e anche violenze sessuali.

A quanto accertato al vertice del sodalizio c'era il 42enne di Ariccia, già noto alle forze dell'ordine, ritenuto responsabile anche di violenza sessuale continuata nei confronti di una delle vittime e di lesioni nei confronti di un uomo a cui avrebbe fratturato sei costole. L'uomo si avvaleva della moglie 44enne, ora in carcere, e del figlio 18enne, ora sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nonché degli altri due arrestati.

Trovata una vera e propria contabilità con i conteggi di almeno una parte dei clienti usurati: 36 vittime nell'anno 2013 (con introiti pari a oltre 41mila euro), 46 nel 2014 (con introiti di circa pari a 58mila euro), 70 nell'anno 2015 (con introiti di 93mila euro) e 55 nell'anno 2016 (con introiti di oltre 77mila euro).

Accertate anche cessioni di cocaina con forme di pagamento rateizzato che andavano ad alimentare il circuito usuraio. Le vittime, nella maggior parte dei casi, erano disoccupati che ricorrevano ai prestiti per pagare spese quotidiane: dalle visite mediche alle spese scolastiche dei figli.

Ultimo aggiornamento: 15:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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