Blitz antidroga a Roma, banda sgominata grazie a un pentito

Martedì 4 Aprile 2017
Blitz antidroga a Roma, banda sgominata grazie a un pentito

Sei palazzoni identici, uno accanto all'altro nel cuore di Tor Bella Monaca, complicata periferia ad est di Roma. Una Scampia su scala romana, tra vedette, pusher e fornitori sempre attivi, 24 ore su 24. Questa la base operativa di un'organizzazione criminale dedita allo spaccio smantellata oggi dai carabinieri che hanno eseguito 14 misure cautelari, di cui 8 in carcere, due obblighi di firma e quattro divieti di dimora nel comune di Roma. Il risultato di un'indagine alla quale hanno contribuito anche le dichiarazioni del primo pentito di un quartiere dove la reticenza è all'ordine del giorno. Arrestato un anno fa ha deciso di collaborare con la giustizia, ha descritto per filo e per segno cosa avviene in quei palazzoni, dove lo spaccio non conosce sosta. E così oggi 12 persone, tra i 21 e i 45 anni, sono stati fermati dai carabinieri del Gruppo di Frascati. Due, sottoposti al divieto di dimora, sono invece ancora latitanti. I reati contestati variano dallo spaccio all'associazione per delinquere.

Gli investigatori hanno trovato «pieno riscontro alle dichiarazioni del pentito» per quella che potrebbe essere solo la prima di una serie di operazioni nel quartiere.

Nell'organizzazione sono emersi spacciatori, sia incensurati sia pregiudicati, di diversa nazionalità, ma anche tre donne ed un minore. Le indagini del Nucleo investigativo, durate solo pochi mesi, si sono concentrate in modo particolare nella piazza di spaccio di via Giovanni Battista Scozza, dove la sera dell'Epifania del 2014 fu ucciso il 17enne Federico Caranzetti, dopo una violenta lite con alcuni spacciatori. Il ragazzo, figlio di un ex narcotrafficante e a sua volta con precedenti, era arrivato a Tor Bella Monaca per acquistare la cocaina da uno spacciatore della sua stessa età. Durante la trattativa scoppia una lite ed il pusher estrae una pistola e spara in testa al 17enne. Poi scappa e fa perdere le sue tracce per un paio di mesi, quando viene rintracciato ed arrestato. Questo il clima di «Torbella», un quartiere difficile tra droga ed armi. Sui tetti le vedette - proprio come a Scampia - pronte a segnalare agli spacciatori l'arrivo delle forze dell'ordine. Ora gli investigatori stanno verificando eventuali collegamenti degli arrestati non solo con ambienti criminali di altre zone della città, ma anche con bande fuori dal Lazio.
 

Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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