Tre tunisini indagati dalla procura di Torino per associazione terroristica, ritenuti collegati all'Isis, sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri del Ros. L'operazione è scattata dopo una pronuncia della Cassazione, che ieri sera ha confermato le misure cautelari (negate in prima istanza da un giudice) spiccate dal tribunale del Riesame torinese. Gli indagati sono Naafaa Afli, Bilel Mejri e Marween Ben Saad, di 27, 26 e 31 anni.
Gli inquirenti ritengono che i giovani abbiano di fatto aderito a Ansar al-Sharia, fazione dell'Isis. Sui social network alcuni di loro avevano manifestato la loro vicinanza allo Stato Islamico. Gli arrestati, lasciata Torino, si erano stabiliti a Pisa, dove erano stati messi agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta su spaccio di stupefacenti. Nel maggio del 2017 la procura aveva chiesto cinque ordinanze di custodia cautelare per terrorismo internazionale ma il gip si era opposto. Il pm Andrea Padalino fece ricorso al tribunale del riesame e ottenne ragione ma, in base alla procedura, prima di eseguire i provvedimenti era necessario attendere la conferma della Cassazione. Gli altri due indagati, Bilel Chihaoui e Bilel Tebini, nel frattempo si sono trasferiti all'estero.