Stupro a Rimini, il gip convalida gli arresti del branco: «Atti brutali e inutile cattiveria»

Martedì 5 Settembre 2017
Stupro a Rimini, il gip convalida gli arresti del branco: «Atti brutali e inutile cattiveria»
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I fatti commessi dai tre minorenni che hanno partecipato agli stupri di Rimini sono «espressione di elevatissimo spessore criminale e di particolare ferocia».
Lo ribadisce il gip del Tribunale per i minorenni nell'ordinanza con cui ha disposto la custodia cautelare in carcere per i tre indagati. Il giudice sottolinea «la spregiudicatezza con cui sono state poste in essere le azioni delittuose», «la brutalità ed inutile cattiveria» con cui i tre minorenni hanno inflitto «inutili sofferenze alle vittime». Le loro azioni hanno suscitato «un allarme sociale di proporzioni rare». Secondo il gip, dunque, i tre per «l'insensibilità dimostrata a fronte delle invocazioni disperate di aiuto delle vittime» sono in grado di commettere «senza alcuna titubanza atti turpi e spregevoli». Nel raccontare che era il congolese a comandare, hanno mostrato «personalità gravemente inconsistenti ed incapaci di rendersi conto dell'estrema gravità delle condotte realizzate e, pertanto, altamente esposte al rischio di commettere nuovamente fatti di questo genere».


Anche il Gip di Rimini Vinicio Cantarini, stante il pericolo di fuga e il rischio di reiterazione del reato, ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per il 20enne Guerlin Butungu, accusato dei due stupri della notte tra il 25 e 26 agosto a Rimini. La Procura di Rimini lo accusa di violenza sessuale di gruppo e rapina e lesioni aggravate. Con lui sono accusati anche tre minorenni (due marocchini e un nigeriano) che si trovano in carcere. Butungu è considerato il capo del branco degli inquirenti.
Ultimo aggiornamento: 22:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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