Roma, una voragine annunciata: auto inghiottite e case pericolanti

Giovedì 15 Febbraio 2018 di Mauro Evangelisti
Roma, una voragine annunciata: auto inghiottite e case pericolanti

Alla Balduina, quartiere elegante di Roma, tutti, ma proprio tutti, parlano di un crollo annunciato. Un boato alle 17.30. E tre automobili parcheggiate sul lato della strada sono state inghiottite nel vuoto, come nel più scontato dei disaster movie. Solo che in questo caso era tutto vero. «Ero a poche decine di metri, sono corso a vedere cosa fosse successo, e c'è stato il secondo crollo», racconta il giornalista Piero Schiavazzi. Dopo dieci minuti, altro boato: è venuto giù un altro pezzo di una strada elegante della Balduina a Roma, via Livio Andronico, altre quattro macchine sono volate giù per una decina di metri; una voragine dentro la voragine più grande, visto che nell'area da ottobre c'era un cantiere per costruire due palazzine dove un tempo c'erano le scuole e una chiesa. All'interno di un appartamento Norma, 58 anni, casalinga, sviene, si sente male, viene portata in ospedale, per fortuna poi si riprende. Da mesi gli abitanti dei due palazzi di fronte, in via Livio Andronico 16 e 24, denunciano che il cantiere era pericoloso, che le aiuole stavano cedendo, che le condutture dell'acqua erano state danneggiate, che gli alberi erano pericolanti e che il crollo era imminente.
 

 

CROLLO ANNUNCIATO
«Non siamo stati ascoltati», raccontano infuriati. Oggi sono senza una casa, visto che i due palazzi che si affacciano sulla voragine sono stati evacuati perché pericolanti. Ventidue famiglie saranno ospitate in parte negli hotel messi a disposizione da Roma Capitale, in parte da amici e parenti. Quello che tutti ripetono, increduli: «Per fortuna nessuno in quel momento stava parcheggiando la macchina o stava camminando dove si è creata la voragine, perché altrimenti ora non parleremmo di auto distrutte ed edifici evacuati, ma di vittime». Sul posto, mentre i vigili del fuoco scavavano e mettevano in sicurezza la zona, è arrivata anche la sindaca Virginia Raggi, che ha voluto parlare con gli abitanti della zona. Poi ha spiegato: «È crollata una parte di strada, la prima cosa che faremo è accertare le responsabilità perché il responsabile dovrà pagare. Fortunatamente non ci sono feriti, sono state evacuate precauzionalmente le due palazzine che si affacciano su quest'area».

I vigili del fuoco, così come si fa nelle zone terremotate, hanno accompagnato alcune delle famiglie evacuate a recuperare gli effetti personali, c'era chi dentro aveva lasciato i medicinali, chi ha bambini piccoli e doveva riprendere culle, passeggini, alimenti. Ma se c'è un crollo annunciato, previsto, messo nero su bianco in varie mail inviate al servizio giardini del Comune e ai vigili urbani del XIV gruppo, è quello di ieri pomeriggio in via Livio Andronico. Nando Ceccaglia che abita proprio di fronte, sulla sua pagina Facebook da mesi sta raccogliendo materiale video in cui documenta cosa stava succedendo. Ricapitolando: in via Livio Andronico c'era una storica scuola della Balduina Santa Maria degli Angeli (asilo, elementari e superiori) e una chiesa. Era tutto di proprietà di una congregazione di suore che ha venduto tutto. C'è stato il cambio di destinazione d'uso e il 12 ottobre 2017 è stato rilasciato il permesso a costruire. Prima sono stati realizzati dei parcheggi sotterranei, poi la società Ecofim ha iniziato i lavori per la costruzione di due palazzine. Scuola e chiesa sono state demolite, è rimasta una enorme buca. E arriviamo al 14 febbraio, il mercoledì delle ceneri: viene da pensare che il puntellamento di messa in sicurezza della parte superiore, vale a dire di via Livio Andronico, abbia ceduto.

EPILOGO
Ecco il primo crollo, le auto che volano giù, e poi il secondo.
Sul posto ieri è arrivato anche il responsabile della società che stava facendo i lavori, la procura della Repubblica ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla voragine che si è aperta in via Livio Andronico. Ora si attende la relazione delle forze dell'ordine. «Noi non sappiamo quando potremo tornare a casa, pensare che tutto questo poteva essere evitato se solo ci avessero ascoltato», ripetono i residenti mentre si avvicina la prima notte trascorsa lontana da casa.

Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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