Roma, aggressioni e minacce ai vicini di casa: arrestata coppia di medici

Martedì 30 Maggio 2017 di Adelaide Pierucci
Roma, aggressioni e minacce ai vicini di casa: arrestata coppia di medici
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Lei psichiatra, lui un chirurgo ortopedico in pensione. Tutti e due stalker condominiali. Una coppia di stimati professionisti dei Colli Portuensi, dopo una vita dedicata alla famiglia e alla medicina, ha varcato la soglia di Regina Coeli in manette, per le persecuzioni riservate ai vicini. Getti d'acqua, sassi contro i vetri, lanci di sterco, parolacce e, alla fine, l'assalto con un bloccasterzo. Dopo oltre un anno trascorso tra dispetti, imprecazioni e cartelli offensivi, è stata proprio l'ultima rappresaglia contro gli odiati condomini del palazzo, una architetto e un commercialista, genitori di una bambina di tre anni, a far finire i dottori Sergio Colelli e Stefania Bellincampi, 69 e 62 anni, per quarantotto ore in una cella con le accuse di atti persecutori e danneggiamento.
L'AGGUATO
Venerdì mattina si erano appostati nel cortile del condominio e, al primo sguardo con la coppia rivale, nel frattempo asserragliatasi in auto, si erano scagliati col bloccasterzo contro fari e lunotti. In preda alla furia, avevano colpito la carrozzeria inveendo. Offese non risparmiate neanche agli agenti del reparto Volanti arrivati per sedare gli animi e costretti alla fine ad ammanettarli, con l'avallo del pm Vittorio Pilla.

«Siamo terrorizzati - si sono sfogate le vittime, appena liberate dall'incubo - Dal loro terrazzo ci hanno lanciato getti di acqua e urina anche sul buffet, allestito in giardino, per il compleanno della nostra bambina». Nel frattempo i medici stalker, ieri sera, dopo due giorni in carcere, sono stati rimessi in libertà dal giudice. Ma con rigide restrizioni da rispettare: obbligo di abitazione in un altro quartiere, la concessione di frequentare la vecchia casa ai Colli Portuensi solo un'ora al giorno, con la prescrizione di non infastidire in nessun modo i vicini. Le vittime, assistite dall'avvocato Paolo Barone, già la scorsa estate avevano sollecitato la misura di allontanamento, ma i tempi della giustizia non avevano risposto in maniera rapida.
LA DIFESA
Ieri Colelli, assistito dall'avvvocato Ettore Iacobone, durante l'interrogatorio di garanzia, ha spiegato al giudice il rapporto turbolento con gli inquilini del pian terreno: «Tensioni con i nostri vicini? Certo non possiamo negare che ci siano stati, ma mai atti di violenza. Il bloccasterzo? Lo abbiamo utilizzato solo contro la carrozzeria. E, sia io che mia moglie, abbiamo reagito a provocazioni altrui». Nell'elenco dei vicini vittime anche un'altra famiglia che, però, dopo un paio di esposti, avendo la casa in affitto, ha preferito fare le valigie e traslocare.
 
Ultimo aggiornamento: 20:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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