CORLEONE - La città è livida e ammaccata, come reduce da una notte insonne. Stretti tra le due rocche gemelle, i tetti di Corleone sono sferzati dalla pioggia. Via Bentivegna è un budello stretto popolato di fantasmi. All'orizzonte nuvoloni neri fanno a pugni con gli squarci di sole di un mattino di novembre contrastante. La perfetta metafora di un paesino che si sveglia diviso dopo la morte del famigerato concittadino. «Iddu» lo chiamano tutti. Perché qui, il mammasantissima, nessuno lo nomina...
Ultimo aggiornamento: 15:18
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