Catania, uccide la compagna nel sonno a coltellate e si costituisce: «Ho avuto un raptus»

Lunedì 3 Aprile 2017
Catania, uccide la compagna nel sonno a coltellate e si costituisce: «Ho avuto un raptus»
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Quattro colpi di coltello mentre dormiva nel loro letto matrimoniale. Sarebbe la dinamica che emerge dalle indagini dei carabinieri sull'omicidio di Patrizia Formica, 47 anni, assassinata dal suo convivente, Salvatore Pirronello, di 53 anni, nella loro casa di Caltagirone. La donna non si sarebbe accorta di quanto stava per accadere. Nell' appartamento sono presenti militari del reparto Scientifico dell'Arma del comando provinciale di Catania. La Procura di Caltagirone ha aperto un'inchiesta.

Salvatore Pirronello aveva un precedente penale per rapina, per un reato commesso quando aveva 17 anni. Fece parte del gruppo di quattro banditi che, il 30 dicembre 1981, assalirono, per rapinare i passeggeri l'autobus, di linea Catania-Palermo, ma uccisero l'autista, Giuseppe Savarino, e l'avvocato Enzo Auteri, che era stato presidente della Provincia di Catania. Per il duplice omicidio furono condannati l'esecutore materiale e un suo complice. Pirronello e un altro 17enne furono processati soltanto per rapina dal Tribunale per i minorenni di Catania.

La confessione. Confuso, ha confessato il delitto ai carabinieri della compagnia di Caltagirone: «l'ho accoltellata...».

Non ha saputo spiegare bene il perché. Ha parlato di un raptus notturno Salvatore Pirronello. La causa scatenante, ha sostenuto davanti ai militari dell'Arma, è un conflitto con la donna: lui voleva troncare definitivamente la loro relazione, lei non accettava la fine del loro rapporto, iniziato la scorsa estate. Ieri sera, ha raccontato, al rientro della giornata trascorsa fuori casa insieme ad amici e ai figli della donna, che vivono col padre, hanno litigato sul loro futuro. Tutto sembrava rientrato. Ma lui, ha sostenuto, non è riuscito a prendere sonno, pensando al loro rapporto. All'improvviso si è alzato, si è recato in cucina, ha preso un grosso coltello e, mentre la donna dormiva, l'ha colpita con una coltellata. La vittima ha cercato di difendersi e di fuggire, ma l'uomo ha continuato a colpirla e lei si accasciata ai piedi del letto, morendo dissanguata. L'uomo si è poi cambiato. E con abiti puliti si è recato nella caserma dei carabinieri per confessare il delitto e costituirsi.

Il fratello della vittima. «Ci vuole la pena di morte per chi uccide: un delinquente toglie la vita e poi vive tranquillo, mantenuto per anni in carcere. Non è giusto. Ed è colpa della politica». Così Beniamino Formica, tra le lacrime, parla dell'uccisione della sorella, Patrizia. «Lui non era l'uomo giusto per lei - aggiunge - io glielo avevo detto a mia sorella, ma lui ha minacciato me, la mia famiglia e i miei figli e io mi sono fatto da parte. Mia sorella ha presentato denuncia contro di me per salvare questo demonio, il suo assassino».

I vicini di casa. «Una coppia apparentemente tranquilla, educata e senza che abbia mai creato problemi». Così i vicini di casa di Salvatore Pirronello e Patrizia Formica, sottolineando che «non era trapelato alcun segnale premonitore della tragedia». Nessuno li ha mai sentiti litigare, neppure ieri. Abitavano nel palazzo da pochi mesi, in una casa presa in affitto. Lui usciva regolarmente ogni mattina per andare a lavorare in una impresa nella zona industriale di Caltagirone. Lei rimaneva a casa, dopo avere chiuso un negozio per la vendita di biancheria intima. «Sono sempre stati cortesi. Una vicenda assurda, incredibile. Per quello che si era visto imprevedibile».

Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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