Pittrice morta, la Procura ordina una nuova autopsia

Martedì 21 Novembre 2017
Pittrice morta, la Procura ordina una nuova autopsia
Una nuova autopsia e un’altra perquisizione della fiat 600 di Giuseppe e Simone Santoleri. La prima sui resti di Renata Rapposelli (Giulianova) si terrà questa mattina nell’obitorio dell’ospedale di Macerata. I prelievi saranno effettuati dal medico legale Antonio Tombolini e ieri mattina l’avviso è stato già notificato l’accertamento agli avvocati dei due indagati in concorso, Carardori, Retitano ed Angelozzi. La nuova autopsia si è resa necessaria, stando a quanto trapela, alla luce della perquisizione in casa della pittrice sottoposta anche ai prelievi da parte dei Ris e ai nuovi accertamenti a casa dei Santoleri e nell’ auto. Dall’abitazione di via Galilei i carabinieri del reparto investigazioni scientifica hanno portato via coperte, lenzuola, cuscini, nastro adesivo e medicinali ma non c’era traccia di quello che sarebbe stato acquistato nella farmacia Misantoni il 9 ottobre, giorno della scomparsa della donna.

La vettura è ancora sotto sequestro e sarà di nuovo oggetto di un controllo, il terzo in ordine di tempo, controllo fissato per le dieci di giovedì mattina ma non più da parte dei Ris ma dei carabinieri del Reparto operativo-Nucleo investigativo di Ancona e di Teramo. Infatti, nonostante legali avessero chiesto il dissequestro, questo non era stato ancora autorizzato dalla Procura di Ancona ed adesso ci comprende il perchè. Il Pubblico ministero Andrea Laurino insiste perché a padre e figlio vengano rilevate le impronte digitali. Servono per il proseguo delle indagini ma al momento sono state rifiutate dai legali. La Procura, pertanto ha solo il loro dna, fornito durante il primo colloquio con lo stesso Pm, quando ancora erano solo persone a conoscenza dei fatti. Di fronte al diniego, le impronte digitali potrebbero essere richieste in maniera coatta. Gli avvocati, difatti, chiedono che, come per le perquisizioni della casa dei Santoleri e della loro autovettura anche per le impronte si proceda con un decreto da parte del magistrato. Quindi, ancora una volta, al centro delle indagini c’è quella piccola fiat 600.

Nell’ultima perquisizione, presso il deposito giudiziario della ditta Mariani in via Pica, vennero accuratamente ispezionati il portabagagli e i sedili posteriori. Lo scopo è evidente: verificare se su quell’auto sia stato trasportato il cadavere di Renata Rapposelli e non lei da viva, come emerge dalla versione fornita da padre e figlio sul viaggio ad Ancona per riportarla a casa, poi deviato a due chilometri da Loreto, dove la stessa sarebbe stata fatta scendere dall’ex marito Giuseppe perchè continuava a “questionare” con lui. Intanto Giuseppe, senza auto, è come se si sentisse agli arresti domiciliari ed anche perchè vuole recarsi ad Ascoli a visitare il padre ricoverato in una clinica da domenica sera. E così ieri mattina a portarlo ad Ascoli è stato il giornalista de “La vita in diretta” Max Franceschelli al quale aveva chiesto questo favore. Simone ha trovato il padre “avvilito” e camminava anche male nella passeggiata che hanno fatto insieme.
 
Ultimo aggiornamento: 12:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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