Pesaro, frode da tre milioni di euro: la Guardia di Finanza sequestra conti e ville a imprenditore

Lunedì 2 Ottobre 2017
Pesaro, frode da tre milioni di euro: la Guardia di Finanza sequestra conti e ville a imprenditore
La Guardia di Finanza di Pesaro ha scoperto una frode fiscale di circa 3 milioni e 500 mila euro che ha portato al sequestro di numerosi immobili e conti correnti, tra cui una lussuosa villa con piscina, per un valore complessivo di circa 1 milione e 200 mila euro. L'esecuzione del provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Pesaro su richiesta della Procura della Repubblica, rappresenta l'atto conclusivo dell'attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle pesaresi nei confronti di un imprenditore residente nella provincia, rappresentante legale di due società, una italiana e l'altra sammarinese, dedite al commercio di prodotti per la casa. Le indagini, originate da un'ordinaria ispezione fiscale sulla società italiana, ha progressivamente condotto alla scoperta di gravi irregolarità nella gestione dell'impresa commerciale i cui profitti venivano sistematicamente sottratti a tassazione. La frode è stata consumata dall'imprenditore attraverso il ricorso a una società cosidetta «esterovestita», avente sede nella Repubblica di San Marino, ma di fatto gestita dall'Italia, che riusciva a commercializzare i prodotti sul mercato nazionale a prezzi vantaggiosi, sfruttando indebiti vantaggi fiscali derivanti dal transito della merce in territorio sammarinese, in danno alla concorrenza. 

I finanzieri sono riusciti a ricostruire i rapporti tra la società italiana e quella del Titano anche grazie allo scambio di informazioni con la Repubblica di San Marino e al recente rafforzamento della cooperazione amministrativa internazionale.
Le indagini hanno così portato alla denuncia a piede libero del responsabile per gravi reati tributari (omessa presentazione della dichiarazione fiscale, presentazione di dichiarazione infedele e utilizzo di fatture false) ed al sequestro dei beni nella sua disponibilità, ma rientranti nel patrimonio di una società bolognese gestita, formalmente, dai suoi figli. L'operazione si pone in continuità con l'analoga attività svolta nello stesso mese di settembre dalla Guardia di Finanza della Provincia di Pesaro e Urbino, in prima linea nel contrasto dei fenomeni evasivi più gravi che alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti.
Ultimo aggiornamento: 21:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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