Pacemaker difettosi, donna muore all'Elba: "Erano stati richiamati"

Martedì 6 Dicembre 2016
(Wikipedia)
Dramma all'Isola d'Elba. Un'anziana morta aveva subito l'impiantato di un pacemaker della 'St Jude Medical', l'azienda Usa che aveva allertato le cardiochirurgie italiane su alcuni modelli potenzialmente difettosi.





Lo rende noto l' Azienda Usl Toscana nord ovest che, nel corso di uno dei controlli straordinari dovuti al 'richiamo' di questo genere di pazienti, l'aveva avvisata del problema. Non è ancora chiaro se la morte sia dovuta al defibrillatore e la Ausl ha segnalato il caso alla procura di Livorno.

 Una donna di 77 anni, M.S., portatrice di defibrillatore impiantabile, è morta nei giorni scorsi all'Isola d'Elba e ora la procura di Livorno indaga per verificare se dietro al decesso possano esserci problemi al device. L'azienda produttrice aveva infatti inviato segnalazioni in merito ad alcuni impianti. L'Ausl Toscana Nord Ovest, esprimendo vicinanza alla famiglia, spiega che aveva proceduto ai controlli del caso e conferma «piena disponibilità a fare emergere con chiarezza quanto accaduto». La signora - riferisce l'azienda sanitaria - era stata sottoposta a impianto di Icd (defibrillatore cardioverter) nel 2012 ed eseguiva i normali controlli periodici. A seguito della segnalazione ricevuta dalla ditta fornitrice degli impianti oggetto di alert, l'Ausl ha proceduto a richiamare la donna per una visita straordinaria eseguita a Portoferraio l'11 novembre scorso. In quella occasione la paziente e la figlia sono state informate della problematica emersa a livello internazionale. Al momento del controllo - prosegue l'azienda sanitaria - la memoria dell'impianto non ha evidenziato aritmie e/o terapie erogate (la signora non era pacemaker-dipendente) e il device aveva ancora il 69% di capacità residua, ovvero una carica in grado di assicurare il regolare funzionamento. 

Durante l'incontro - si legge ancora - era stata segnalata la presenza di un allarme a vibrazione che si sarebbe attivato nel caso di esaurimento della batteria, ed erano state date indicazioni alla signora e ai familiari sul comportamento da seguire in caso di avviso. Conformemente alle indicazioni condivise da ministero della Salute e Associazione italiana aritmologia e cardiostimolazione (Aiac), era stato programmato un nuovo controllo a 3 mesi, ma la donna è morta. Nel territorio dell'Ausl Toscana Nord Ovest risultano attualmente 207 persone con questi dispositivi impiantati attivi. Dal momento dell'alert 195 persone sono già state controllate o hanno controlli programmati, mentre le altre 12 lo saranno nei prossimi giorni.
Ultimo aggiornamento: 20:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci