No Tav ancora all'attacco del cantiere in Val di Susa, dopo le pietre e le bombe carta lanciate stamani, quando è rimasto ferito un carabiniere. Nuova fiammata di violenza in Val di Susa, dunque, dopo che la marcia No Tav si era conclusa senza tensioni e incidenti. Mentre gran parte dei manifestati partiti da Borgone stava tornando a casa, sono scoppiati disordini a San Didero, vicino al cantiere del nuovo autoporto.
Gli scontri
Un gruppo di No Tav muniti di protezioni di plexiglass e corde hanno tentato di tirare giù le concertine delle recinzioni del cantiere.
Tensione nella notte
Tensioni nella notte a San Didero in Val di Susa, in provincia di Torino, dove un gruppo di No Tav appartenenti all'ala più oltranzista del movimento ha lanciato pietre, bombe carta e razzi contro le forze dell'ordine presenti nel cantiere per il nuovo autoporto di Susa. I manifestanti sono stati respinti a più riprese con idranti e lacrimogeni. Un carabiniere è rimasto ferito a un fianco da una pietra, la prognosi è di 7 giorni. In azione un centinaio di antagonisti, secondo gli investigatori provenienti anche da altre città e coordinati da Askatasuna, centro sociale torinese.
La serata era iniziata con un «apericena resistente», come lo hanno definito i No Tav che poi hanno iniziato una battitura alle reti del cantiere. L'azione più violenta è durata circa un'ora, dalle 22.30 alle 23.30. Due gruppi hanno attaccato sui due lati del cantiere, dalla cava e verso l'autostrada. Sono in corso indagini della Digos di Torino al fine di individuare tutti i responsabili degli assalti. Oggi ricorre il 16/o anniversario degli scontri a Venaus nel cantiere del primo progetto della Torino-Lione, poi modificato, e in valle di Susa è in programma una marcia, da Borgone di Susa a San Didero, alla quale parteciperanno anche amministratori pubblici.