Napoli, assaltarono una villa e picchiarono anziano disabile: fermati tre fratelli, il terzo ha 12 anni

Sabato 22 Luglio 2017 di Ciriaco M. Viggiano
Napoli, assaltarono una villa e picchiarono anziano disabile: fermati tre fratelli, il terzo ha 12 anni

C'era anche un ragazzino di appena 12 anni tra i tre fratelli di etnia rom che una domenica dello scorso giugno, a Massa Lubrense, sulla Costiera sorrentina, hanno commesso una rapina da 50mila euro in stile «arancia meccanica», dopo avere scaraventato dalla sua sedia a rotelle e picchiato il proprietario disabile dell'abitazione, per costringerlo a rivelare l'ubicazione del caveau dove erano custoditi monili e argenteria. I tre, che hanno 30, 17 e 12 anni, sono stati tutti identificati dai carabinieri: nei confronti dei primi due sono stati emessi - dalla Procura di Torre Annunziata e dalla Procura dei Minori di Napoli - due provvedimenti di fermo. Il più piccolo, invece, che non è imputabile, è rimasto con i genitori in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria competente.
 



I fratelli, secondo quanto accertato dai militari di Massa Lubrense e di Sorrento, sono giunti in costiera a bordo di una vettura appositamente acquistata, risultata intestata un prestanome. Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza è stato possibile ricostruire l'itinerario della banda, dal loro arrivo in Costiera fino alla ripartenza per il campo rom della provincia a Nord di Napoli dove poi sono stati rintracciati e bloccati. La banda, sostengono gli investigatori, avrebbe avuto il supporto di qualcuno in loco: i tre, infatti, erano a conoscenza della disabilità del proprietario, un professionista napoletano di mezza età, ed hanno sfruttato il suo punto debole, attendendo tutta la mattinata che sua sorella e suo cognato uscissero prima di entrare in azione, nel pomeriggio.

Una volta in casa, i due fratelli più grandi hanno subito preso di mira il disabile: lo hanno scaraventato a terra dalla sua sedia a rotelle e poi picchiato con violenza, all'addome e alla testa, per costringerlo a consegnare le chiavi del caveau e a rivelare la sua ubicazione. L'uomo è stato poi affidato al più piccolo, di appena 12 anni, il quale, armato di un grosso cacciavite, lungo 30 centimetri, come se nulla stesse succedendo, ha allacciato una tranquilla conversazione in ottimo italiano, con la vittima - terrorizzata e sanguinante - chiedendo notizie sulla sua famiglia e sui suoi problemi di salute, il tutto mentre rovistava nei cassetti: «hai famiglia? Che fanno i tuoi figli? Quanti anni hanno? Vivono con te?» Intanto gli altri due razziavano argenteria, soldi e monili. Finito il lavoro i tre si sono rimessi in macchina e sono tornati a casa.

L'uomo, malgrado le percosse, è riuscito a chiamare i carabinieri che giunti sul posto hanno trovato il professionista coperto di sangue.
I medici dell'ospedale a cui è stato affidato lo hanno medicato e giudicato guaribile in 30 giorni. La pressoché assente sensibilità degli autori della rapina emerge anche da alcuni cruenti video che sono stati postati su facebook. Nelle immagini si vede il più grande dei tre fratelli sgozzare un maiale mentre gli altri, compreso il dodicenne, si bagnano le mani nel sangue che sgorga dall'animale.

Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 19:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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