«In tutta la carriera non ho mai visto una sfortuna simile, è capitato nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo».
La prima chiamata è partita alle 10.55, i paramedici sono arrivati pochi minuti dopo ma è apparso chiaro subito che le condizioni dell'uomo erano già disperate. Ramponi è morto alle 12.27 al Policlinico senza aver mai ripreso conoscenza. Era originario di Desio, in Brianza, lavorava come consulente per un'agenzia pubblicitaria e da poco aveva festeggiato il primo compleanno di uno dei suoi due bambini. L'uomo alla guida della vettura d'epoca è un italiano di 35 anni ma l'auto è intestata al padre.
Sono in corso verifiche da parte della polizia locale per accertare se il mezzo abbia la revisione in regola. La 181 è un'auto del 1969, in gergo veniva chiamata "Pescaccia", in Italia ebbe una diffusione molto limitata a causa del prezzo e dei consumi di carburante ritenuti eccessivi. La possibilità di rimuovere la capote e la struttura leggera dovuta a molti componenti in plastica la rendevano perfetta per le località di mare. Ormai è un pezzo vintage. Il conducente è sotto choc, inizialmente non si è accorto di quanto era avvenuto. Era solo felice per essere riuscito ad accostare senza aver provocato incidenti o essersi schiantato contro il guardrail. La sua gioia è durata il tempo di uscire dall'abitacolo e guardare indietro verso la colonna di auto dall'altra parte della carreggiata, e capire che qualcuno ci aveva rimesso la vita.