È stata chiamata «Arancia meccanica» l'indagine del commissariato di Quarto Oggiaro sulla baby gang accusata di lesioni, sostituzione di persona, furti, ricettazione e almeno 12 rapine commesse tra aprile e giugno.
La banda era gestita da un pluripregiudicato egiziano di 23 anni, arrestato di recente dagli investigatori per detenzione di 200 grammi tra marijuana e hashish. Il maggiorenne era considerato il capo e punto di riferimento della baby gang, forniva droga e supporto tecnico come armi e passamontagna. I ragazzi ricambiavano con il bottino dei colpi, per lo più cellulari e contanti ma anche prodotti diversi. In un caso, infatti, hanno portato via a un ragazzo aggredito all'Arco della Pace un paio di scarpe da 530 euro. Durante le perquisizioni in casa della banda, sono stati trovati un fucile di precisione, un fucile a pompa e due pistole, tutte fedeli riproduzioni senza il tappo rosso. Gli obiettivi erano passanti (soprattutto cinesi), un albergo in via Varesina, negozi come sale slot e tabaccherie. «In un caso hanno fratturato il dito a una donna a cui hanno strappato la borsa - ha continuato D'Urso -. In un altro hanno colpito un uomo col calcio della pistola provocandogli una ferita alla testa che ha reso necessari 10 punti di sutura».
Tra i reati contestati c'è la rapina di una Porsche Cayenne a un uomo a cui hanno puntato la pistola in faccia. Hanno usato l'auto solo per sfrecciare tra le vie del quartiere e per farsi vedere in zona. La vettura è stata ritrovata sotto casa di uno dei ragazzi, durante i rilievi per raccogliere le impronte si divertiva ad attivare la chiusura delle portiere col telecomando. Notevole anche la loro presenza sui social, dove mostravano armi e oggetti di valore presi con la forza. Compaiono anche nel video di un rapper locale interpretando il ruolo della gang.