Migranti, passa la linea dura: in Lombardia quanti in Sicilia

Lunedì 17 Agosto 2015 di Valentina Errante
Migranti, passa la linea dura: in Lombardia quanti in Sicilia
Alla fine, nel lungo braccio con i governatori leghisti, il Viminale ha avuto ragione e l'ha spuntata. Perché dopo le polemiche andate avanti per mesi sull'accoglienza nelle regioni del nord Italia, in base ai dati, aggiornati al 14 agosto, è proprio la Lombardia di Roberto Maroni la seconda regione italiana che ospita il maggior numero di migranti nelle strutture governative. A febbraio ne ospitava solo il 9 per cento, oggi è passata al 13 per cento delle presenze. In cima alla classifica c'è ancora la Sicilia, al secondo il Lazio, mentre il Veneto di Luca Zaia dal 3 per cento dell'inizio dell'anno è passato al 7, e i 2.494 migranti sono diventati 6.148.



LA POLEMICA

La polemica tra il Viminale e i governatori leghisti è andata avanti per mesi. Ad aprile una circolare del Dipartimento per l'Immigrazione, che allertava le prefetture chiedendo di individuare 6000 posti per i migranti già sbarcati che affollavano le strutture del Sud, era stata rispedita al mittente dai governatori con accuse pesantissime all'esecutivo in materia di immigrazione. E dal ministero era stata ventilata l'ipotesi di requisire siti per l'accoglienza. I toni dei governatori erano diventati ancora più aspri in campagna elettorale, quando il governo, per evitare strumentalizzazioni, aveva smorzato i toni. A giugno Zaia, dopo la nuova circolare del Dipartimento per l'immigrazione e i diritti civili, che sollecitava l'individuazione di nuovi posti, era tornato all'attacco: «Non c'era alcun dubbio che, passata la fase della frenata elettorale, peraltro servita a poco perché la gente non è stupida almeno in Veneto, il ministro Alfano ricominciasse a inondare il territorio di immigrati, e le istituzioni di circolari ultimative. Non serve a nulla. Il no del Veneto a ricevere altri immigrati era e resta totale, li impongano pure, li mettano nelle topaie delle caserme dismesse, ma se ne assumeranno anche tutta la responsabilità, umana e sociale. Il no del Veneto resta granitico».



LE CIFRE

Tra Cara (Centri di accoglienza richiedenti asilo) Cda (centri di detenzione amministrativa), Cpsa (centri di primo soccorso e accoglienza) e Sprar (sistema di protezione richiedenti asilo) sono 11.485 i migranti attualmente ospitati nelle strutture della Lombardia, a fronte dei 6.599 accolti a giugno e dei 5.863 di febbraio 2015. La Sicilia rimane in testa, ma le cifre sono notevolmente scese. A febbraio nell'Isola si contavano il 21 per cento dei migranti sbarcati sulle nostre coste (13.999), a giugno, con 6.010 presenze registrate, la regione si attestava al 22% cento. Oggi è sempre la prima in classifica ma i 14.137 migranti presenti al il 14 agosto costituiscono soltanto il 15 per cento delle presenze sul territorio nazionale. Terzo per numeri è il Lazio, con 8.312 ospiti, che scende dal 12 per cento di giugno (con 8.611 ospiti) al 9 per cento del 14 agosto. La Campania è all'8 per cento, con 7.079 migranti presenze (a giugno erano 5.585, a febbraio 4828) mentre sale nella classifica il Piemonte, che ospita il 7 per cento dei migranti (6.272 a fronte dei 3.566 di febbraio) e il Veneto dove, con la stessa percentuale, si registrano 6.148 presenze a fronte delle 2.494, di febbraio (soltanto il 4%). Scende nella clasifiche la Puglia che dal 9% è passata al 6. Ultima rimane ancora la Valle d'Aosta, a febbraio ospitava soltanto 61 migranti, lo zero per cento delle presenze sul territorio. Oggi sono 151, lo 0,2 per cento.



GLI SBARCHI

Mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel in una intervista sottolinea che l'Europa deve dare «giudizi comuni» sulla sicurezza degli stati da cui provengono gli immigrati, gli sbarchi continuano. I dati forniti il 15 agosto dal ministro Angelino Alfano mostrano l'impennata tra il 2013 e il 2014: da 42.925 persone arrivate sulle nostre coste si è passati a 170.100 l'anno successivo. Per il 2015 le proiezioni fanno pensare al peggio, si teme che il trend possa ancora crescere raggiungendo, alla fine dell'anno, le 200 mila presenze. Dal primo gennaio al 14 agosto 2014 erano arrivate in Italia 102.906 persone, nello stesso periodo del 2015 sono 103.226. In testa continuano ad esserci i profughi eritrei (28.207). A seguire nigeriani, somali, sudanesi. Mentre i siriani, al quinto posto, sono già 5.906.

Ultimo aggiornamento: 17:51

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