Graviano aveva un coltello in cella: il boss trasferito in un altro carcere

Sabato 10 Giugno 2017
Una foto segnaletica, senza data, del boss mafioso Filippo Graviano (Ansa)

Aveva un coltello nella sua cella del supercarcere di Ascoli Piceno Giuseppe Graviano, il boss mafioso di Brancaccio, le cui intercettazioni su presunte 'cortesie' a Silvio Berlusconi sono state depositate agli atti del processo in corso a Palermo. Subito dopo il ritrovamento e il sequestro della lama, nascosta nell'intercapedine del letto, Graviano è stato trasferito in un altro carcere.

Il boss ha fatto ricorso contro il sequestro, e l'udienza è fissata per lunedì davanti al Tribunale del Riesame ascolano. Non si sa come il coltello, di tipo rudimentale, abbia potuto superare i controlli del carcere di Marino del Tronto, dove il boss stragista era detenuto in regime di 41 bis e dove è stato intercettato mentre parlava durante l'ora d'aria con un altro detenuto, Umberto Adinolfi.

La Procura di Ascoli contesta a Graviano il porto abusivo di arma: una lama piuttosto lunga, con un'impugnatura realizzata con del nastro isolante.

Attraverso il suo difensore, Graviano si è opposto al sequestro del coltello di cui, a quanto sembra, disconosce la proprietà. Le indagini sono ancora in corso. 

Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 14:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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