PERUGIA - Un giudice del Csm si è beccato una denuncia per simulazione di reato alla procura di Perugia e l’apertura di un fascicolo alla sezione disciplinare dello stesso Consiglio Superiore della Magistratura per aver finto il furto del cellulare con lo scopo di nascondere il suo tradimento alla moglie.
La messa in scena è stata ideata dopo che l'uomo, presidente della quinta sezione del Csm, aveva inviato per errore un messaggio su Whatsapp alla consorte. La vera destinataria, infatti, era l'amante. L'unico modo per evitare la crisi era denunciare il furto ai carabinieri. I militari hanno capito che era tutto falso e nel Csm è subentrato l'imbarazzo. "Getta discredito su tutto il Consiglio" hanno cominciato a dire i consiglieri, altri addirittura hanno parlato di "imbarazzo per l’intera magistratura" sperando in una punizione esemplare
Il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini ha dichiarato: "A seguito di richieste di chiarimento formulate da vari colleghi e all’esito di verifiche non risulta pendente alcun procedimento penale o disciplinare a carico di componenti del Csm".
Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 10:32
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Il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini ha dichiarato: "A seguito di richieste di chiarimento formulate da vari colleghi e all’esito di verifiche non risulta pendente alcun procedimento penale o disciplinare a carico di componenti del Csm".