Foibe, è il giorno del Ricordo. Mattarella: «Cicatrici parte della nostra storia». Salvini a Trieste

Venerdì 10 Febbraio 2017
Foibe, è il giorno del Ricordo. Mattarella: «Cicatrici parte della nostra storia». Salvini a Trieste
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«L'Europa della pace, della democrazia, della libertà, del rispetto delle identità culturali, è stata la grande risposta agli orrori del Novecento, dei quali le foibe sono state una drammatica espressione».
Queste le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio per il Giorno del Ricordo letto nel corso della cerimonia a Montecitorio. «Un impegno che, a 70 anni dal Trattato di Pace che mise fine alla tragica guerra scatenata dal nazifascismo, non può venire mai meno per abbattere per sempre il fanatismo, padre della barbarie e della crudeltà che si nutrono dell'odio».


Presenti nell'Emiciclo i ministri Alfano, Finocchiaro e Lorenzin e rappresentanti dell'esodo Giuliano-Dalmata:. a questi ultimi la presidente Laura Boldrini ha manifestato «gratitudine». «Il vostro ricordo è il nostro ricordo. Il vostro dolore è il nostro dolore. Avete sempre lanciato un messaggio di pace soffrendo la violenza e l'esodo», ha detto la Presidente. Dal centro dell'Emiciclo segue la cerimonia anche il presidente del Senato Pietro Grasso. Il ministero dell'Istruzione è rappresentato dal sottosegretario Gabriele Toccafondi.

GRASSO
«La tragedia delle foibe, il dramma degli esuli: pagine tristissime del nostro passato che sono ancora dolorose, ferite che non possono rimarginarsi completamente. Bisogna approfondire per comprendere le dimensioni dell'orrore che toccò i nostri connazionali; bisogna soprattutto ricordare per dare dignità a chi fu vittima di quelle violenze». Lo afferma il presidente del Senato Pietro Grasso su fb in occasione del giorno del ricordo in cui si commemorano i drammi degli esuli istriani e delle foibe. «È un percorso lungo, che, nel tempo, ha dovuto fare i conti con reticenze ideologiche, rimozioni interessate e molte strumentalizzazioni. Per riconciliarci con le popolazioni di Slovenia e Croazia - aggiunge- è fondamentale continuare a impegnarsi affinché emerga la verità: da un lato, per gli stati ex-jugoslavi, è stato necessario riconoscere il calvario patito dagli italiani e le brutalità delle più spietate fazioni titine nei loro confronti; noi, invece, dobbiamo continuare ad elaborare una severa riflessione sulle colpe del fascismo, sui crimini e sulle sofferenze inflitte alla minoranza slovena e croata negli anni bui della dittatura». «Nessuna riconciliazione può far dimenticare il dolore subito ma può consentirci di superare le ferite che ci siamo reciprocamente inferti; possiamo, più di tutto, comprendere che oggi sono molte di più le ragioni che ci uniscono nel comune destino europeo rispetto a quelle che un tempo ci divisero», conclude Grasso.

SALVINI
Matteo Salvini invece ha visitato a Triste il Magazzino 18, lo stabile del Porto Vecchio che raccoglie oggetti e memorie degli esuli giuliano-dalmati. «Questi erano nostri fratelli, questi erano veramente nostri concittadini che scappavano dalla guerra, dal terrore e dalle persecuzioni. Questi erano esuli». La visita di Salvini ha preceduto la sua partecipazione alla cerimonia triestina del Giorno del Ricordo, in programma al monumento nazionale della foiba di Basovizza. Salvini è stato accompagnato dai membri dell'Istituto di ricerca per la cultura istriana, che gestisce il Magazzino. «Questa è storia - ha commentato Salvini - onore a chi l'ha tenuta viva per tanti anni, dispiacere perchè hanno tentato di nasconderla, e anche oggi qualcuno cerca di farlo. Purtroppo, per la stragrande maggioranza dei giornali, delle tv e radio italiane, questa giornata non esiste, queste persone non esistono e questa è una vergogna».



 
Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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