Firenze, bancarotta Ste: il pm chiede di condannare Verdini a 3 anni

Mercoledì 11 Aprile 2018
Firenze, bancarotta Ste: il pm chiede di condannare Verdini a 3 anni
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Il pm Luca Turco ha chiesto di condannare a 3 anni per l'ex senatore di Ala, Denis Verdini, finito sotto processo per la bancarotta fraudolenta della Società toscana di Edizioni che, dal 1998 al 2014, anno del fallimento, ha pubblicato Il Giornale della Toscana. Il magistrato ha chiesto condanne anche per altri amministratori imputati: 2 anni e 6 mesi per Pierluigi Picerno, ad dal 2007 al 2012 e poi liquidatore; 2 anni per Massimo Parisi, nel cda della Ste dal 1998 al 2008, passato da Fi in Ala con Verdini; Girolamo Strozzi Majorca Renzi, presidente dal 15 aprile 1998 al 29 ottobre 2012; Enrico Luca Biagiotti nel cda di Ste dal 2002 al 2012. «La Ste - ha detto il pm Turco - è stata costituita per un fine nobile: arricchire il pluralismo dell'informazione locale», ma «la storia è stata diversa» e «vede arricchirsi due persone: Verdini e Parisi». Per Turco, Verdini, durante il suo esame davanti ai giudici, «è stato fumoso sulle ragioni economiche delle operazioni» distrattive di cui è accusato.

Per l'accusa, la bancarotta si sarebbe concretizzata nella distrazione di 2,6 milioni di euro, quando la Ste era già in difficoltà economica. I soldi, per il pm, sarebbero andati in parti uguali, a inizio 2005, a Verdini e a Parisi - 1,3 mln euro a testa - nell'ambito di un'operazione per cui la Ste avrebbe dovuto acquistare dagli stessi imputati quote di un'altra società, la Nuova Toscana Editrice srl, che aveva soli 62mila euro di capitale sociale e che, a sua volta, era in netta perdita. Secondo la procura, Verdini avrebbe agito come «dominus del gruppo», «assumendo tutte le decisioni strategiche» e finanziarie. «Verdini - ha aggiunto il pm Turco - ha detto in aula di aver finanziato a lungo la società Ste, ma è anche vero che riceveva montagne di denaro dalle società editoriali». Nonostante questo, c'è stata comunque la bancarotta e la società editoriale che pubblicava Il Giornale della Toscana è fallita. Nel pomeriggio, il processo è proseguito con le arringhe dei difensori.

«Ho solo dato a questo giornale, l'ho sempre fatto, dall'inizio alla fine, per tenerlo in vita - ha dichiarato Verdini a processo - Mi fa enorme dispiacere che con un debito sanato e lo sforzo, siamo arrivati lo stesso al fallimento.
Con l'iniziativa del pubblico ministero sono stati sospesi i contributi di 2,5 milioni all'anno: il giornale è fallito per questa ragione». 
Il suo difensore, il professor Franco Coppi, ha chiesto l'assoluzione dell'ex senatore. Coppi ha sostenuto la non punibilità di Verdini, poiché il presunto depauperamento della Ste, sostenuto dall'accusa, sarebbe avvenuto dieci anni prima della dichiarazione di fallimento e, comunque, sarebbe stato seguito da un atto riparatorio con cui lo stesso Verdini avrebbe compensato i debiti. Il processo non si è concluso oggi e la prossima udienza si terrà il 14 giugno.
Ultimo aggiornamento: 22:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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